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Yes, they can! Lo storico gruppo progressive rock al Rocce Rosse Blues
Lo storico gruppo progressive rock inglese protagonista in Sardegna al Rocce Rosse Blues
L‘occasione è di quelle imperdibili. Tale da giustificare 200km nel pieno di una torrida estate. Il Rocce Rosse Blues è un festival nato nel 1991 di grande tradizione e l’edizione del 2017, la 26esima , è una di quelle che passerà alla storia per il blasone degli artisti che aprono il prestigioso appuntamento di mezza estate nella suggestiva cornice del Piazzale Scogli Rossi di Arbatax.
Capitanati dallo storico cantante Jon Anderson, accompagnato dal chitarrista Trevor Rabin e dal mastodontico tastierista Rick Wakeman, gli YES arrivano in Sardegna nella formula “ARW” per iniziare un tour che li vedrà on stage fino ad ottobre anche negli USA.
È vero, non troviamo lo storico chitarrista Steve Howe leader “degli altri” YES. Le rock band di lunga militanza spesso stravolgono le loro formazioni classiche per dare vita a “diramazioni” non sempre riconosciute dai fan. Ma non è questo il caso.
La credibilità dello storico monicker è indubbia considerando che Anderson e Wackeman sono i compositori di album epocali come “Fragile”, “Close to the Edge” e “90125” dello stesso Anderson ma con Rabin. Ma inizia lo show con Cinema dal pluriplatinato 90125, l’album che costituì un cambiamento radicale dello stile della band degli anni ottanta in direzione del pop di lusso. Dopo la intro “Cinema”, “Perpetual Change” dà il via alle danze e suggella la convinzione che loro hanno occupato un ruolo centrale nell’evoluzione della musica rock, esplorando nuove forme di espressività tanto con gli strumenti, quanto con le celebri armonie vocali.
Le emozioni sono il leitmotiv del percorso musicale che ci aspetta: due ore dove i musicisti distillano un concentrato di note non lesinando virtuosismi di grande pregio, sfoderando tutta la loro classe e ipnotizzando il numeroso pubblico presente riuscendo perfino a esaltarlo scatenando il tripudio nell’elettrizzate finale.
È Wakeman il gran cerimoniere, l’artefice dei tappeti sonori dal flavour mistico e ancestrale che in un climax di grande suggestione sublima il lavoro di Trabin alla chitarra e nobilita i vocalizzi di Anderson. Entrambi abbracciati idealmente dalla seducente location del Rocce Rosse. Vengono eseguiti tutti i classici: “Rhythm of Love”, “Hold On” ,“Changes” e la radiofonica “Owner of a Lonely Heart” che scatena prevedibilmente gli spettatori.
Il bis non poteva che essere appannaggio di “Roundabout”, l’inno senza tempo del gruppo che chiude la magica performance del mini tour italiano.
Adesso fermate il tempo. Adesso.
Lo sentiamo scivolare via. Ecco: è già finito.
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Cinema
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Perpetual Change
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Hold On
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I’ve Seen All Good People
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Lift Me Up
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And You and I
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Rhythm of Love
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Heart of the Sunrise
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Changes
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Long Distance Runaround
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The Fish (Schindleria Praematurus)
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Awaken
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Owner of a Lonely Heart
Encore:
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Roundabout