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WhatsApp, Facebook e Instagram a gambe all’aria. Ecco cosa sta succedendo
Intorno alle 17,40 le tre piattaforme sono diventate inaccessibili. Migliaia di segnalazioni anche nel resto del mondo. Il capo della comunicazione di Menlo Park: “Ci scusiamo per i disagi, siamo al lavoro per risolverli”
«Vedi questo cavo? Questo qui. Questo non lo devi toccare mai, perché fa saltare Facebook, Instagram e WhatsApp. Mai mai. Non toccarlo mai.»
Tre giganti momentaneamente cancellati dal web per un probabile errore nell’infrastruttura tecnica. Dati e foto dovrebbero essere al sicuro. Ma l’impatto economico è nell’ordine dei miliardi
Non proprio una giornata da incorniciare, lunedì 4 ottobre, per la galassia di Mark Zuckerberg. Prima le parole di Frances Haugen, la ex manager che ha consegnato una ricerca interna ai legislatori e al Wall Street Journal sul modo in cui il social network gestisce contenuti e rischi per gli utenti. Poi il down di tutti i siti e servizi che ha coinvolto anche i dipendenti di Menlo Park, stando a quanto riporta l’agenzia Ap.
WhatsApp, Facebook e Instagram non funzionano, o funzionano a singhiozzo, in varie parti del mondo, compresa l’Italia. Il problema si è verificato poco prima delle 18 di lunedì 4, e gli hashtag #WhatsAppDown, #FacebookDown e #InstagramDown hanno iniziato a scalare le classifiche di twitter, raggiungendo in breve le vette. Nel giro di pochi minuti è scattata anche la gara di battute e ironia, dove è intervenuto anche Jack Dorsey.
Nyt: un errore interno sarebbe la causa del down totale
Sarebbe un’errata configurazione dei server di Facebook, quindi un errore interno, la causa del down totale del social e delle app WhatsApp e Instagram. Lo riporta il New York Times che ha raccolto la spiegazione di John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare, una società di infrastrutture web. La premessa è che i computer convertono siti web come Facebook.com in indirizzi numerici (IP), attraverso un sistema che l’esperto paragona alla rubrica di un telefono.
«Il problema interno che si è verificato in Facebook – spiega Graham-Cumming, al Nyt – è stato l’equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi». È come se improvvisamente fossero stati cancellati i percorsi che consentivano agli utenti di accedere ai server di Facebook. In pratica, milioni di smartphone e di altri dispositivi stanno cercando insistentemente di trovare le app di Facebook su Internet e questi tentativi inutili generano traffico che rallenta tutti gli altri accessi. Sempre il Nyt spiega che Facebook avrebbe inviato una squadra ad uno dei suoi data center a Santa Clara, in California, per resettare manualmente i server.