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di Debora Serrau
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Il 5G è la quinta generazione della tecnologia che entrerà a far parte delle nostre vite. Ma che cosa è il 5 G? A cosa serve? Quali sono i vantaggi?
L’idea del 5 G in realtà è la stessa che sta alla base del 4G. In sostanza è lo stesso modo per trasmettere i dati via etere.
Il 5 G quindi, è quindi un’evoluzione del 4 G.
Ma qual è la differenza?
Con il 4 G i dati si trasmettono via etere mentre con il 5 G la trasmissione avviene via wireless ovvero con radiofrequenze molto elevate, onde millimetriche che si chiamano Millimeter wave.
I vantaggi del 5 G sono principalmente tre: trasmissione dei dati molto veloce, tempo di trasmissione dati quasi azzerato e numero elevato di dispositivi connessi. Al fine di favorire il 5 G alcuni operatori avrebbero deciso di ridurre la velocità del 4 G.
Tutti navigheremo più velocemente quindi, ma saremo costretti ad essere collegati 24 su 24 ad internet. Avremo dei sensori che ci controllano costantemente.Con il 5 G verranno installate nuove antenne con emissione di onde elettromagnetiche.
E intanto, mentre in Italia ben 120 comuni stanno “sperimentando il 5 G all’insaputa dei cittadini”, in Finlandia c’è chi sta già studiando il 6G, denominato “Progetto 6 Genesis”: la tecnologia oltre il 5G che migliorerebbe la qualità e l’affidabilità delle telecomunicazioni, sviluppando nuove funzionalità “indispensabili” per un futuro ormai prossimo in una società che avrà sempre più bisogno di dispositivi connessi ad internet.
In Sardegna i Sindaci di tre comuni: Noragugume, Segariu e Pompu, dicono no alla sperimentazione del 5 G prima di capire gli effetti sulla salute dei cittadini”.
Ma che cosa sappiamo, oggi, circa gli effetti a lungo termine del magnetismo sulla psiche umana e sulla nostra salute?
Poco o nulla.
La legislazione americana, per esempio, vieta ai governi e ai loro cittadini di installare antenne cellulari vicino alle abitazioni, perché potrebbero esserci rischi elevati sulla salute derivanti dalle antenne che trasmettono forti radiazioni.
L’esposizione delle membrane cellulari, infatti alle onde millimetriche potrebbero causare danni al nostro organismo.
È la prima volta che l’umanità sarà sottoposta continuamente alle Millimeter Waves. Il problema è che, in Italia, i limiti di legge attuali non prendono in considerazione gli effetti biologici prodotti dall’esposizione prolungata alle radiofrequenze: microonde e onde millimetriche.
Sappiamo che nella letteratura scientifica gli studi sulle onde millimetriche hanno dimostrato che le stesse inducono o inibiscono la morte cellulare e aumentano o riducono la proliferazione cellulare.
Secondo i signori del capitalismo, quindi, il 5 G sarebbe una necessità per la società moderna, perché migliorerebbe le nostre vite, smuovendo l’economia mondiale e facilitando i rapporti e gli scambi con gli esseri umani.
Secondo lo SCHEER, il Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti della comunità europea il “5G lascerebbe aperta la possibilità di conseguenze biologiche”.
Ma abbiamo davvero bisogno del 5 G?
Ai posteri l’ardua sentenza.