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Vela – Andrea Mura doppia Capo Horn dopo tre giorni nella tempesta
Andrea Mura ce l’ha fatta. Dopo tre giorni durissimi nell’Oceano Antartico, con il suo Vento di Sardegna ha doppiato Capo Horn alle 00:30 UTC di oggi nella Global Solo Challenge
Il passaggio è avvenuto in condizioni più miti, dopo che nelle ultime 72 ore Mura aveva affrontato condizioni al limite, con venti tra i 40 e i 50 nodi con raffiche anche fino a 60-65 nodi e onde di sette metri. Vento di Sardegna ha subito alcuni danni alla protezione del pozzetto e ha avuto un’infiltrazione d’acqua dalla coperta, che Mura ha comunque riferito di tenere sotto controllo.
Lo skipper italiano Andrea Mura è sempre terzo, ma ha recuperato circa un giorno su First light in seconda posizione. Arrivare alla punta più a sud della Terra del Fuoco non è stato un gioco da ragazzi: c’era una tempesta ad aspettare il navigatore sardo. E il velista cagliaritano tra sabato e domenica è stato costretto a rallentare per non finire proprio nel cuore della bufera.
Mura ha preparato la barca al meglio e lunedì sembrava il momento giusto per passare. Nonostante tutte le precauzioni durante la notte Vento di Sardegna ha subito numerosi danni. Un’onda ha completamente distrutto la capote sul lato sinistro della barca, ha piegato i tubi e squarciato la plastica. Uno dei tubi ha sfondato la coperta con il conseguente allagamento della barca con tutti i rischi di ipotermia del caso. Lo skipper è riuscito, nonostante il freddo per la mancanza di riscaldamento, a riparare alcuni dei danni più gravi e a proseguire la sua rotta. Alle 2 del mattino, Capo Horn è stato finalmente doppiato.
Capo Horn è una leggenda per tutti i marinai di qualsiasi epoca
È la punta più a Sud della Terra del Fuoco, a Sud della Patagonia, un posto estremo, isolato, che passa tra i Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti in un tratto di mare tra i più difficili al mondo. Doppiarlo significa passare dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico. Capo Horn è una sorta di “Monte Everest” della vela, l’impresa più dura e pericolosa che offre per la maggior parte dei giorni burrasche con oltre 40 Nodi di vento.
Insieme a Vento di Sardegna, Mura è in mare da 80 giorni
ha percorso quasi 19 mila miglia nautiche, solo 7.000 miglia lo separano da Marina Coruña, il traguardo. Questo è l’ultimo obiettivo: compiere la risalita verso la Spagna nel più breve tempo possibile. L’arrivo è previsto per il prossimo 9 marzo.
Cinque giorni distanziano lui dalla statunitense Cole Brauer a bordo di First Light, seconda nella classifica provvisoria e che ha appena superato l’Uruguay per portarsi davanti alla costa brasiliana. Sempre primo l’altro statunitense, Philippe Delamare, a bordo di Mowgli: l’arrivo stimato per lui è il 22 febbraio.
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