Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
Una serata in Alligritzia
Be happy. La felicità interiore ed il buonumore sono portentosi medicamenti del corpo e dell’anima, che permettono di fugare le malattie ed allontanano tutti i cattivi pensieri e gli affanni della vita. Nel dimesso Natale sassarese senza Presepe e luminarie, senza buone nuove ed un rassicurante big della canzone, che salutasse il 2013 nel tradizionale appuntamento di Piazza d’Italia, serviva un po’ di sana Alligritzia per ritrovare il perduto equilibrio.
Questo è il titolo in vernacolo del grazioso varietà presentato sul palco del nuovo Teatro Comunale dei Cappuccini da un elegantissimo, ironico e garbato Umberto Graziano, leader dei Tressardi. Davanti ad un pubblico onestamente non memorabile nell’entità numerica – erano giorni di shopping compulsivo e file alle casse dei supermercati – gli assenti hanno avuto il torto di non godersi questo vivace varietà di moda e creatività, magia e danza orientale, fiction e chitarre di alto lignaggio in disordinato e frenetico rincorrersi.
Il risultato è stato lusinghiero, nei ritmi dello show e nella eterogenea proposta di un cartellone non privo di sorprese. Il simpatico duetto in talk dello stesso conduttore con l’attore Andrea Sartoretti – proprio lui: il bel protagonista televisivo di Squadra Antimafia, nel ruolo di Dante Mezzanotte – ci ha permesso di sapere che l’amato volto della fiction vanta origini cagliaritane, aveva una nonna saggia e divertente di nome Iolanda, ed il sogno confessato di una vita algherese quotidianamente affacciata sulla Riviera del Corallo. Forse troppo minimalista l’intervento del simpatico mago ogliastrino Mou con i suoi felici interventi di illusionismo. Anche i tempi di esibizione della bella Cristina Dore – corredata dalle sue allieve ed il volteggiare ipnotico delle spettacolari Ali di Iside – avrebbe meritato qualche minuto supplementare di coreografie. Fatta salva la rinomata maestrìa dei tre Doc Sound – Massimo Manca, Giuseppe Loriga e Fabrizio Sulliotti – ed un eccellente omaggio al sublime Mark Knopfler ed i suoi Dire Straits, il piatto forte di questa estemporanea Alligritzia è stato il tambureggiante festival delle trovate comiche, regalate dall’esilarante Giovanni Cacioppo. Il bravissimo comico catanese, beniamino del pubblico di Zelig, non ha certo tradito le attese della platea con i suoi gustosi siparietti. La sua comicità folgorante ed immediata, che snida i paradossi, i luoghi comuni e le incongruenze della nostra vita quotidiana, ha scatenato un fuoco di fila di risate contagiose tra gli astanti. Alcune delle battute regalate agli astanti erano le perle di un repertorio ormai collaudato ed estremamente divertente. Ma i tempi comici di Giovanni Cacioppo sono quelli di un professionista di raro mestiere: ed è sempre qualcosa di nuovo ed inatteso, con i suoi occhi roteanti e rapaci, pronti a cogliere dal niente un particolare ideale per sprigionare la sua arguta vis comica. Davvero piacevoli i tre momenti di moda, accompagnati dal balletto contemporaneo e metropolitano di un ensemble guidato dall’ottimo coreografo Giovanni Tortu. Non tutte le modelle hanno la presenza scenica imperiosa di Silvia Schintu, che con il marito Nando Quinzio, la graziosa e fedele amica Anna Lion e tutto lo staff dell’associazione culturale Calaras ha curato l’allestimento di questo riuscito evento. Ma diverse ragazze hanno qualità estetica e personalità potenziale, che meritano nuove opportunità di crescita artistica. Sono piaciute le creazioni di Giuliano Idini ed il suo guardaroba ispirato all’idea del viaggio del corpo e dell’anima; le sensuali proposte della chic boutique Alter Ego; e le scenografiche idee di Danila Pittau, ispirate ad un teatro giapponese da Madame Butterfly.
Uno spettacolo bello e coinvolgente. Ora bisogna interrompere questo clima di depressiva disaffezione, che la platea sassarese manifesta nella drammatica crisi economica del territorio. Nel 2014 sarà il caso di voltare pagina, e ritrovare l’antica Alligritzia.
Mariella Cortes
© RIPRODUZIONE RISERVATA