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Un sogno che si avvera, Sardara al centro del Cammino dei minatori
Mauro Usai, Fabio Loi e Massimo Scanu dopo una lunga lotta contro la burocrazia sono riusciti a inserire le miniere del Colle Monreale nel Cammino di Santa Barbara. Il progetto sarà presentato il 13 maggio nel Cineteatro del centro campidanese
di Paolo Salvatore Orrù
“Un sogno che si avvera: date massima diffusione”: passione e dedizione, caparbietà e coraggio, ma soprattutto tanta voglia di far conoscere al mondo un microcosmo ricco di storia, ha reso protagonisti in positivo il tecnico Massimo Scanu, il presidente della pro loco di Sardara, Fabio Loi e il presidente della fondazione cammino di Santa Barbara, Mauro Usai.
Le loro capacità organizzative, e la voglia di mettersi in gioco insieme a un nucleo di persone – gli iscritti alla associazione e l’amministrazione comunale -, disposte a sacrificare il loro tempo libero pur di rendere ancora più importante il loro già notissimo paese, hanno permesso a Sardara di essere al centro di un Cammino considerato uno dei progetti turistici più importanti della Sardegna (è stato eletto cammino più bello d’Italia).
Il 13 maggio, alle 9.30, nel Cineteatro di Sardara un tassello in più si aggiungerà, dunque, al progetto portato avanti con tanto impegno dal compianto Giampiero Pinna, un geologo che agli albori degli anni 2000 aveva guidato l’occupazione della miniera di Monteponi, una lotta che aveva portato all’istituzione del Parco geominerario e ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’Unesco.
Per ottenere questo risultato Scanu ha lavorato per ben 6 anni. Tutto è iniziato nel 2017, quando il giovane tecnico aveva presentato alla comunità di Sardara il contenuto della sua tesi di laurea: “Il mio studio mirava a ricostruire storicamente le miniere del colle di Monreale, ricercato anticamente per il piombo e lo zinco e nel 50 per la fluorite”. Lo studio prevede la riqualificazione in foresteria e museo dell’ex Palazzina e del magazzino, con l’obiettivo di “valorizzare dal punto di vista turistico un sito posto al centro del Mediterraneo, che presenta una serie di peculiarità minerarie, geologiche, archeologiche e floristiche“, ha spiegato l’ingegnere.
(Il Castello di Monreale, Sardara)
La presentazione di questo piano di lavoro era avvenuta nella sala del Cineteatro di Sardara, era stato un successo, anche grazie all’organizzazione della Proloco e del Comune. All’evento partecipò un folto pubblico e in quell’occasione furono premiati i minatori e le cernitrici ancora in vita. “In quel frangente, comunque, emersero vari problemi, tutti legati alla pericolosità del luogo: perché i vetusti scavi minerari aperti e abbandonati potevano risultare pericolosi per gli eventuali escursionisti”. Il convegno ebbe un importante riscontro nei media, “intervennero anche i giornalisti Striscia la Notizia”. Grazie a questo tam tam si ottennero i fondi per la messa in sicurezza dell’area.
(Massimo Scanu, foto web)
“Sembrava possibile un nuovo futuro per quel sito ricco di storia, ma per anni il progetto è stato dimenticato (“qualche escursione in occasione di qualche evento o festa paesana, ma nulla di più”). Ora, nel 2023, grazie anche alla caparbietà di Fabio Loi, l’attuale presidente della Proloco, “si è riusciti ad attrezzare 4 sentieri all’interno del colle: attraversano Monreale, Perda Lai, Pitzu Lacana e il Castello Medievale, le 3 principali miniere dell’area”, ha spiegato Scanu. Saranno questi i 4 sentieri che entreranno a far parte del Cammino Minerario di Santa Barbara. “Il 13 maggio 2023 presenteremo alla comunità il progetto di valorizzazione e tante altre idee che trasformeranno il colle di Monreale in un luogo della memoria, una sorta di parco da vivere e fruire. Domenica 14 maggio, un’escursione nei sentieri del Monreale permetterà di immergersi nella storia del luogo”, ha concluso il tecnico. Per chi vuole sapere di più: minieredisardegna.it.
(Il geologo Giampiero Pinna, foto web)