Un cigno a Palazzo Ducale
La grande Sara Simeoni testimonial della Festa Libertas sassarese
La prima edizione è stata un grande successo.
L’esordio della Festa Libertas a Sassari può dirsi un risultato lusinghiero e superiore ad ogni più rosea aspettativa. La kermesse di musica e sport amatoriale del Teatro Verdi – con incasso devoluto a favore dell’AISLA, l’associazione italiana che si occupa della delicata lotta all’infida e subdola Sclerosi Laterale Amiotrofica – è stato un incontro allegro di giovani ed idee, attività agonistica e note del pentagramma, solidarietà ed associazionismo.
Le eterogenee esibizioni di scherma e lotta libera, zumba e ginnastica artistica, danza acrobatica e spinning, arti marziali e coreografie orientaleggianti si sono alternate in un clima gioioso e davanti ad un pubblico numeroso, in uno spettacolo di varietà condotto con disinvoltura e piglio brillante dal bravo Christian Luisi.
Le esibizioni musicali hanno visto all’opera gli effervescenti e popolari Battor Moritteddos ed i talentuosi Bazzoni Brothers, prima che un meritato premio alla carriera omaggiasse il simbolo vivente del folk sassarese Giovannino Giordo, nell’occasione accompagnato dal Gruppo Ruseddu per uno scampolo dei suoi grandi successi.
Ma non è tutto. La prima rassegna Libertas aveva l’intento di ostentare un testimonial di assoluta eccezione: ed è stato calato l’asso a Palazzo Ducale. E’ arrivata la leggendaria Sara Simeoni. Proprio la grande saltatrice in alto, medaglia d’oro olimpica a Mosca e due volte argento a Montreal e Los Angeles, lungamente detentrice del record mondiale della specialità con l’asticella sorvolata a 2,01. Nel suo inimitabile palmarés agonistico registriamo il titolo di Atleta del Centenario in coabitazione con il fenomenale sciatore Alberto Tomba – due Universiadi e due vittorie ai Giochi del Mediterraneo, quattro titoli europei indoor e due all’aperto, quattordici allori nazionali; ed un record italiano che ha resistito trentasei anni, prima dell’avvento della bravissima Antonietta Di Martino.
Un simbolo. Alta e magra, con le lunghe zampe tese ad una poderosa rincorsa prima dello stacco vertiginoso verso l’atmosfera, Sara Simeoni è stata un mirabile esempio stilistico per le successive generazioni di questa disciplina, assieme all’eterna rivale tedesca Ulrike Meyfarth. Un etereo e maestoso cigno, che aveva grazia e bellezza nel movimento del suo inarcarsi verso il vuoto.
Qualcosa di diverso dalla sgraziata e dirompente carica del Sudafricano d’Italia Marcello Fiasconaro, che all’Arena di Milano fece saltare in aria i cronometri con il suo primato del mondo degli ottocento piani dopo un’altalenante caracollare sulla pista. Qualcosa di più raffinato dei passettini nervosi ed asimmetrici della piccola ed ansimante Paola Pigni, mezzofondista di statura mondiale.
E lo stesso mito del nostro sport – il barlettano Pietro Mennea prematuramente rubato dagli dei alla nostra ammirazione – fendeva l’etere con strappi irresistibili e disarticolati ritmati dalle sue piccole braccia.
La Simeoni ha emozionato l’uditorio con il carisma della campionessa, che una rivista specializzata celebra tra le tre più importanti stelle italiane dello sport di ogni epoca, accanto alla fiorettista Valentina Vezzali ed alla nuotatrice Federica Pellegrini.
La fuoriclasse non si è negata all’abbraccio dei tanti tifosi in cerca di un autografo o un selfie con il mito dell’atletica leggera italiana. Sara Simeoni, il presidente regionale Francesco Ginesu ed il responsabile nazionale della Libertas – il professor Luigi Musacchia – sono stati ricevuti con tutti gli onori dal sindaco Nicola Sanna, che ha donato all’indimenticabile portabandiera del nostro sport qualcosa di eminentemente legato alla storia della nostra città: un prezioso ed artistico libro fotografico dedicato alla Discesa dei Candelieri. Una festa di civiltà, che ora prepara i prossimi appuntamenti.
La Libertas ha una lunga tradizione, ed è un Ente Sportivo emerito riconosciuto ufficialmente dal CONI. Il suo radicamento nel territorio sassarese ora manifesta la volontà di espansione con numerose iniziative agonistiche ed associative, unite dal denominatore comune della solidarietà e dello sport inteso come formazione educativa per i nostri giovani.
Una missione di grande pregio, che il Presidente Francesco Ginesu intende interpretare degnamente sul territorio della Sardegna settentrionale: la festa di fine anno è solo il primo passo. L’arrivo di Sara Simeoni nelle belle aule dell’amministrazione cittadina elettrizza stampa ed appassionati, e ridesta tanti entusiasmi sopiti.
I campioni di ieri ed oggi sono un volano irresistibile.
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