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Steve Vai, un alieno a Cagliari
Il guitar hero di origine italiana per la seconda volta in Sardegna
Quando un alieno sbarca nelle vicinanze, l’appuntamento diventa di quelli imperdibili. L’Alieno è quello della chitarra e risponde al nome di Steve Vai, “atterrato” a Cagliari per la quarta tappa del suo tour italiano.
La seconda assoluta in terra sarda, preceduta da quella del 2009 a Olbia. Il musicista statunitense, ma di chiare origini italiane, ha tenuto la sua masterclass “Alien Guitar Secrets” il 21 settembre a Cagliari al Piccolo Auditorium di Piazza Dettori . Lui, enfant prodige delle sei e sette (!) corde, allievo dell’altro maestro della sei corde Joe Satriani, avent’anni era già nelle grazie del leggendario Frank Zappa come esecutore dei suoi brani più complessi portandolo con sé in giro per l’America, nel ruolo di “stunt guitar”, come lo definisce egli stesso negli spettacoli dal vivo.
Successivamente approdò alla corte dei miracoli dell’istrionico David Lee Roth, appena fuoriuscito dai Van Halen, dando vita col talentuoso bassista Billy Sheehan a un concentrato sonoro irripetibile, ancora oggi oggetto di culto tra i musicisti rock di tutto il mondo. Erano gli Anni Ottanta e il “nostro” Steve venne chiamato a recitare la parte del chitarrista solista perfino dal cantante David Coverdale nei suoi Whitesnake, allora all’apice della popolarità nel firmamento del rock duro. Gli anni Novanta e Duemila saranno dedicati prevalentemente all’esperienza live, dando vita con il suo amico e maestro di sempre Joe Satriani al celebre G3, ensemble chitarristico che ottiene un successo planetario e che ha la prerogativa di unire al duo un chitarrista sempre diverso ad ogni occasione dal vivo.
L’evento, punta di diamante di “Miniere Sonore”, è l’altra dimensione del viaggio in musica del chitarrista italo-americano che prevedeva 15 appuntamenti tra concerti e masterclass, dal 10 al 26 settembre organizzati da Heuristic. Si tratta di un format più confidenziale e familiare.
Steve Vai con la sua celeberrima chitarra bianca ha dato vita a due ore di grande intensità tra musica, racconti e aneddoti di una vita da virtuoso della sei corde in giro per il mondo, rispondendo alle più disparate domande del pubblico con una jam session finale di grande impatto. Si è concesso infine per gli autografi di rito e le foto ricordo nel meet&greet un momento esclusivo e di comunione tra i fan e l’artista.
Olbia 2009, Cagliari 2016: non c’è due senza tre, Steve.
Ti aspettiamo ancora.