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Tempio saluta oggi Bookolica, il Festival dei lettori creativi (ma non solo)
di Daniela Piras
Con la proiezione del film “L’agnello” di Mario Piredda, in programma per questa sera, si conclude la terza edizione di Bookolica- il Festival dei lettori creativi, ideata dall’associazione culturale Bottega Nomade no-made che vede l’attore Fulvio Accogli come direttore artistico
Il festival, svoltosi nella cittadina di Tempio Pausania dal 3 al 6 settembre, ha visto alternarsi incontri, dibattiti, inchieste giornalistiche, letteratura, musica, cinema.
Un’edizione particolare, questa del 2020, alla quale gli organizzatori hanno tenuto a dare una connotazione chiara, scegliendo come tema quello dell’acqua: una delle nove questioni planetarie. L’acqua come diritto di tutti e che come tale deve (per forza di cose) accendere la responsabilità di chiunque. La prima giornata si è aperta proprio con un omaggio all’argomento cardine, con “Mal d’acqua”, lettura di poesie firmate e interpretate da Domenico Brancale, per proseguire con un omaggio a uno degli artisti più creativi e magnetici della Storia contemporanea italiana: Franco Battiato. Nell’incontro “Universo Battiato” si sono avvicendati cultori, conoscitori, studiosi e collaboratori del cantautore siciliano: lo scrittore Fabio Zuffanti, artefice di due importanti biografie a lui dedicate; Giuseppe Pulina, filosofo con alle spalle un libro incentrato su “La cura” e il musicista Fabio Cinti, il quale ha dato voce e musica ad alcuni leggendari pezzi dell’artista, arricchendo la discussione con aneddoti e pillole esilaranti riguardanti la parte più nascosta dell’eclettico personaggio. I collegamenti in streaming, come quello che ha visto protagonisti esponenti di Greenpeace Italia come Simona Savini, giornalisti ambientali quali Emanuele Bompan e promotori di Startup ecosostenibili come Christian Secci dialogare con i ragazzi dello staff di Bookolica, sono stati occasione di confronto e apprezzabili tentativi di arginare l’impossibilità di contatti sociali tradizionali. L’emergenza sanitaria (non del tutto scongiurata) ha avuto uno spazio letterario di primo piano. È con una riflessione in prosa ad opera di Antonio Moresco, autore di “Canto degli alberi”, pubblicato a marzo di quest’anno, che si è tornati a quei giorni di forzato confinamento casalingo, situazione che ha offerto a Moresco l’ispirazione per instaurare un dialogo molto suggestivo con gli alberi della sua città deserta, Mantova. Prosa per riflettere ed entrare in sintonia con la natura e musica per tornare al presente più terreno: la seconda serata si è chiusa con l’esibizione degli “Slavi Bravissime Persone”, una formazione ironico/demenziale ma dai testi tutt’altro che banali.
Il festival è proseguito il sabato mattina con la presentazione di due libri nello spazio, inaugurato quest’anno e curato da Domenica Azzena, denominato”Emergenti”. Una sezione nuova, fortemente voluta dagli organizzatori, che si può paragonare alla funzione svolta dagli spettacoli teatrali “Off”. I due libri presentati: “Un modo semplice” di Daniela Piras e “Andai nei boschi” di Zaira Zingone, rispettivamente editi dalle edizioni Talos e Catartica, sono stati selezionati dal gruppo di lettura del festival. Entrambe sono state presentazioni “in musica” grazie agli accompagnamenti di Daniele Ricciu e Graziano Solinas.
Tra i vari appuntamenti della rassegna hanno trovato collocazione anche la filosofia, grazie a una lezione su Werner Herzog tenuta da Francesco Cattaneo; il giornalismo d’inchiesta, con un tema spinoso e imperscrutabile, quello delle fondazioni: a parlarne è stato il giornalista Diego Gandolfo che ha presentato e spiegato l’origine de “I signori delle città” (edito da Ponte alle Grazie lo scorso anno); la fotografia d’autore di Žiga Koritnik, con la presentazione di “Cloud Arrangers” (letteralmente “arrangiatori delle nuvole”), volume che contiene scatti realizzati nei più importanti festival jazz mondiali. Ed è stato proprio con il jazz che si è chiusa la serata del sabato sera; in piazza Fabrizio De Andrè hanno suonato i We now-accadimenti sonori estemporanei, trio formato dal batterista Antonio Baldinu, dal chitarrista Salvatore Delogu e dal sassofonista Daniele Ricciu, ospite per l’occasione anche il bassista Gianluca Accogli. Nel corso della domenica si sono susseguiti incontri che hanno posto il focus su diverse prospettive artistiche: presenti la scrittrice Savina Dolores Massa; il cineasta e scrittore Jonny Costantino; Alessandro De Rosa, coautore insieme a Ennio Morricone di “Inseguendo quel suono”: biografia ufficiale del grande maestro recentemente scomparso.
La chiusura della terza serata è stata affidata al concerto dei Sound&Fingerpicking: duo di musica elettronica composto dalla chitarrista Anna Mancini e da Marco Messina, componente dello storico gruppo 99 Posse.
Un insieme di arti amalgamato con perfezione e sapienza. Bookolica non è il classico festival: non solo eventi e applausi ma un luogo culturale unico, dove si respira l’atmosfera autentica tipica dell’amore per la cultura, per la conoscenza, per il confronto e la voglia di capirsi (e capirci). «Ogni appuntamento scelto ha valore in sé e ha senso nel contesto globale del festival» ha asserito Accogli, e a rassegna conclusa non si può che attestare la totale riuscita dell’intento affermato.