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Teatro, ‘I giganti della montagna’ debuttano l’11 dicembre a Paulilatino ( il 14 a Sassari)
Debutto in prima nazionale dello spettacolo “I GIGANTI DELLA MONTAGNA” di Luigi Pirandello, con la regia di Manuele Morgese, che andrà in scena sabato 11 dicembre alle ore 18.00 al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino
In replica domenica 12 dicembre alle ore 18.00 sempre al Teatro Deledda di Paulilatino e venerdì 14 gennaio alle ore 21.00 al Teatro Astra di Sassari, corso Cossiga 5, all’interno del cartellone del XXXI Festival Etnia e Teatralità.
La pièce teatrale, una coproduzione di TeatroZeta L’Aquila e Teatro Instabile Paulilatino, vedrà in scena lo stesso Manuele Morgese, Monica Pisano, Aldo Sicurella, Marta Proietti Orzella e Giuseppe Vignolo, con Carla Orrù, Caterina Melis, Stefano Corda, Jan Maccioni, Fabrizio Cruccu e Tiziana Arcieri. Movimenti scenici curati da Francesca La Cava e musiche originali di Megan Melkys.
I giganti della montagna, ultima opera incompiuta, di Luigi Pirandello, è considerata il testamento estetico del teatro pirandelliano.
Fulcro della rappresentazione è l’arrivo della compagnia della contessa Ilse nella villa “La Scalogna” dove vive un gruppo di diseredati, guidati dal “mago Cotrone”, che dà loro rifugio.
Cotrone, dietro il quale si cela lo stesso autore, è colui che vive rifugiato o emarginato nella propria illusione, il deus ex machina, il grande burattinaio o marionettista che muove i fili del suo gruppo nella folle e paradossale concezione che il Teatro possa vivere di per sé, in un luogo protetto dalla società volgare e del progresso tecnologico, lontano da quei “Giganti”, uomini mostruosi, abbrutiti dalla vita quotidiana del mondo d’oggi.
La messa in scena di Manuele Morgese, che debutta dopo un attento lavoro di ricerca e studio durato tre anni, affiancato dai laboratori per attori e allievi attori tenuti dal regista in tutta Italia, ha un chiaro intreccio, ossia mostra due poli attorno a cui si raggruppano le vicende e i sentimenti dei personaggi. Come indicato nelle note di regia, infatti, il mago Controne e Ilse, sono la personificazione di due facce della stessa medaglia: due punti di vista del modo di concepire il teatro e l’arte in generale. “I giganti della montagna siamo dunque noi? Anche noi? Noi che ogni giorno prendiamo a calci la natura, la bellezza, la poesia della vita, alla quale siamo sempre più indifferenti. I giganti sono il pubblico che applaude per apatia, per assuefazione e che non riesce più a distinguere uno spettacolo di teatro da una fiction in tv. Loro o noi che trascorriamo ore allo smartphone in cerca di nuove e diverse artificiali emozioni di vita? Il teatro deve vivere come opera assoluta per se stesso o il teatro deve vivere come opera per il pubblico? La risposta necessariamente la deve dare lo spettatore”
Manuele Morgese, napoletano di nascita e per formazione, è reduce da un ultimo grande successo per la regia al Campania teatro festival dello spettacolo SIDDHARTHA di H. Hesse dove ha diretto Mariano Rigillo. Attualmente in tour con il jazzista Fabrizio Bosso nello spettacolo sulla Shoah scritto da Giuseppe Manfridi, vanta una esperienza trentennale in teatro che lo lega a nomi quali Peppino Patroni Griffi, Maurizio Scaparro, Livio Galassi, Pino Micol, Riccardo Reim, Tato Russo e altri.
Direttore artistico della compagnia Teatrozeta con sede a L’Aquila ha diretto quattro teatri e dirige tre cartelloni teatrali tra L’Aquila e Teramo e presto anche a Cagliari.