Sassari – Monsignor Gianfranco Saba lascia l’Arcidiocesi Turritana

Logan e Alexander domano Caserta: ora è quinto posto
Una squadra nata per il thrilling, questa Dinamo 2015-16, forgiata e poi allenata inaspettatamente da Federico Pasquini.
Il calcio e l’Inter ammoniscono che l’anno post triplete sia sempre minaccioso l’attraversamento delle sabbie mobili, ma intanto godiamoci questa salutare domenica di aprile. La Dinamo vince bene contro caserta, ed approfitta delle contemporanee sconfitte di un paio di dirette avversarie, come Pistoia e Venezia.
Adesso il quinto posto è maggiormente confortante, in questo eterno saliscendi del club di Stefano Sardara. Serve un bis immediato contro la Torino orfana di Jerome Dyson, e possibilmente un’altra vittoria per rendere matematico l’accesso alla griglia finaler delle otto pretendenti. Poi è lecito attendersi dai campioni d’Italia uscenti almeno il passaggio alle semifinali, per chiudere con decoro una stagione tumultuosa e contraddittoria, non priva di letture sbagliate del roster.
Nella buona partita di ieri è piaciuto il carattere positivo e la semplicità di gioco scelta da Pasquini, che del teorico e complesso Calvani è meno sapiente e cervellotico.
Il professor David Logan monta in cattedra, sorretto daun ottimo Alexander e da un positivo Akognon – ma serve una regia più limpida – nel match, che conferma i progressi recenti di Varnado.
Un paio di triple di Stipcevic ed il lavoro duro di Brian aiutano, mentre Petway è come sempre evanescente e Kadji non entra in partita.
Caserta non sembra una grande avversaria: bravo Cinciarini e piace Siva con il suo show di assist, mentre Downs delude e Slokar non aiuta le speranze di coach Dell’Agnello. Senza infamia e lode la nostra vecchia conoscenza Linton Johnson, tra i campani condizionati da una panchina all’osso e dalle fatiche supplementari dei pochi giocatori veri.
Una vittoria che fa morale e riporta entusiasmo nello spogliatoio.
Adesso il finale di stagione deve registrare una netta inversione di tendenza.
La squadra con lo scudetto cucito sulle maglie non ha più gli assi del formidabile team dello scorso anno, ma le sue individualità potrebbero fare la differenza, dopo avere dormito per quasi tutta la regular season. Si parla di un riavvicinamento con Mitchell, che forse ha capito che non è tempo di divismi e capricci. Forse il peggio è passato, e dopo la burrasca è tempo di buona navigazione. Il finale di calendario sarà illuminant eper l’amalgama ed il ritrovato spirito agonistico.
Dinamo Banco di Sardegna 95 – Juve Caserta 84
( 31-25, 21-22, 23-18, 20-19)
Dinamo Sassari– Logan 22, Sosa 17, Formenti 6, Sanders, Devecchi, Lawal 12, Chessa 3, Dyson 17, Sacchetti, Mbodj, Vanuzzo, Todic 18. All. Meo Sacchetti.
Juve Caserta– Mordente 3, Antonutti 11, Capin 5, Vitali 6, Tommasini 5, Michelori 9, Avramov 6, Moore 5, Tessitori 2, Scott 15, Ivanov 17. All. Enzo Esposito.
Arbitri: Carmelo Paternicò, Enrico Sabetta e Evangelista Caiazza.