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Serie D – Scossa Fini per il Latte Dolce: i motivi della scelta dei celestini

Breve cronistoria di un esonero annunciato: Setti paga, oltre che le 6 sconfitte di fila, poche idee e tanto nervosismo nell’ultimo periodo. A Fini il compito di traghettare i celestini fuori dalla bagarre di bassa classifica
SASSARI – Era solo questione di tempo la mossa drastica del Latte Dolce dopo la serie negativa che l’ha portata a un passo dai playout, e ieri mattina è arrivata: Gabriele Setti è stato ufficialmente licenziato dal club sassarese, la sconfitta nel derby contro l’Ilvamaddalena gli è stata fatale. Chiaro che non incide solo il k.o. nella città dell’omonimo arcipelago: qualcosa, dall’inizio del nuovo anno solare, aveva iniziato a non quadrare, e dopo le vittorie casalinghe contro Cos Sarrabus e Terracina, risultati che avevano fatto tirare un sospiro di sollievo e sembravano scongiurare pericoli di crisi, la situazione è precipitata in maniera evidente.
SCOSSA. Della squadra outsider del campionato (aggettivo che ora si addice all’Olbia, la quale si è finalmente tirata fuori dalla zona retrocessione e ha superato proprio i sassaresi, ndr) dalla goleada contro i laziali non c’è stata traccia: il gioco latita, i celestini dal 26 gennaio in poi hanno faticato a mettere in campo idee e soprattutto a reagire allo svantaggio. Il tutto pare essere collegato all’aspetto morale, dato che i sassaresi hanno messo in campo meno carattere e più nervosismo, vedasi i rossi direti beccati da Tesio e Loru, causa di falli di frustrazione (a dimostrazione essi sono avvenuti a palla lontana). Segno che il ct sassarese, ormai, non aveva più le redini del gruppo in mano.
Le ultime 10 partite del Latte Dolce ai raggi X
DENTRO FINI. Dall’ufficializzazione dell’esonero, avvenuta in tarda mattinata, sono passate esattamente 5 ore e 2 minuti, lasso di tempo in cui erano in ballottaggio Michele Fini e Michele Filippini. Alle 17:50 l’annuncio: è il primo a vincere tale testa a testa, merito dell’ottimo curriculum da allenatore, fra cui la vittoria di campionato e Supercoppa d’Uruguay come vice di Claudio Lopez, ct che ha affiancato sulle panchine di Palermo, Cagliari e Brescia. Una scelta di sardità, di un ct di casa, che avrà il compito di condurre il Latte Dolce verso la salvezza diretta. Un compito non scontato, se si pensa che i celestini sono in lotta con altre 7 squadre (tra cui le altre 4 corregionali, con l’Olbia sopra di un punto e l’Atletico Uri a pari punti), e devono fare a meno dei due centrocampisti espulsi a La Maddalena. Viste le ultime 6 partite le speranze si riducono: solo il tempo ci dirà se Fini riuscirà nell’impresa.
Di seguito le prime parole di Fini da allenatore del sodalizio sassarese:
“Sono contento, perché arrivo in una società che da anni ottiene buoni risultati sia con il Settore Giovanile, che con la Prima Squadra, in un ambiente sano. Il morale dei ragazzi non è certamente alto, però quello che hanno fatto nella prima parte di campionato è la dimostrazione che in questo gruppo ci sono molte qualità e che la squadra deve ritrovare la strada smarrita. Mancano 8 partite alla fine: è un mini campionato e ci dobbiamo giocare il tutto per tutto. Il mio obiettivo personale è quello di trasmettere ai ragazzi qualcosa di nuovo rispetto a ciò che già facevano e credo che lo staff che mi ha preceduto abbia creato delle buone basi da cui ripartire. La speranza è quella di riprendere il cammino con i risultati“.