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Il guineano decide con un gol il big match della stagione rossoblù: Pescara poco concreto ed ancor meno pericoloso, la Torres dà una scossa al campionato, portandosi a -2 dalla vetta (in attesa dei posticipi di Ternana ed Entella)
SASSARI – Un gol vale la (oppure, in questo caso Vare-la, se vogliamo fare il gioco di parole in contesto) vittoria nel match più atteso di questa stagione. La più bella Torres della stagione compie un autentico colpo – non tanto clamoroso quanto meritato – contro una delle tre capoliste Pescara, vincendo con il minimo scarto e difendendolo nei minuti decisivi. Un gol del succitato guineano che, effettivamente, è anche piccola espressione del gioco frizzante e praticamente tutto d’attacco messo in campo, culminato anche con il palo di Fischnaller e la traversa sempre di Varela nel secondo tempo. Poco importa, al triplice fischio di Calzavara: quel che conta è che la Torres ha vinto il match più importante, prima vittoria contro una delle capoliste, riportando una vittoria casalinga dopo 2 mesi e trasformando i fischi di contestazione di fine autunno in applausi con standing ovation.
IN MEMORIA DI TOLA. Come già preannunciato, il match inizia con l’omaggio della società allo scomparso Gabriele Tola: striscioni in ricordo e suffragio, soprattutto da parte degli ultras sotto la Curva Nord e dei 174 tifosi del Pescara, e consegna del mazzo di fiori sotto la curva da parte di capitan Scotto, oltre al minuto di silenzio in ricordo sia per lui che per Aldo Agroppi (centrocampista del Torino ed allenatore di Perugia e Fiorentina). Greco schiera Idda e Mercadante in difesa, affida a Guiebre la fascia destra del centrocampo e conferma l’attacco visto a Pesaro. Nonostante un inizio promettente per il Pescara, la Torres prende presto il controllo della partita. Fischnaller si distingue inizialmente, servendo Guiebre al 4′ (con Plizzari che para) e sfiorando il gol al 6′ con un tiro angolato che finisce fuori.
MEROLA TUTTOFARE PER IL PESCARA. Gli abruzzesi appaiono sorpresi per il gioco d’attacco dei rossoblù, fatto di ripartenze e mosso prevalentemente sulle fasce. E’ quindi Merola a tenere in piedi i biancoblù in attacco, ed al 14′ su cross di Cangiano ben eseguito (uno dei pochi) schiaccia di testa, finendo di poco a lato. I padroni di casa spingono, e vanno vicini alla “consacrazione” al 19′, quando Fischnaller schiaccia su cross di Zecca, trovando di pochissimo il pieno palo. Più “arrabbiato” è però Varela, che fa capire l’aria che tira al 23′, su disimpegno di Plizzari ed assist di Guiebre, con una conclusione di testa imperiosa che finisce alta oltre la traversa. E’ sempre Merola, dall’altra parte, a rispondere per il suo Pescara, sfruttando un bel filtrante di Cangiano con un mancino all’incrocio che viene respinto in corner da un intervento di riflessi di Zaccagno.
SCOTTO OUT, VARELA IN (GOL). La partita pare mettersi male per i rossoblù al 31′, allorché il capitano subisce un duro sgambetto nella propria metà campo da Pierozzi. Una botta pesantissima, che gli è fatale per questo match: Gigi esce dal campo tenendo in mano il polpaccio sinistro, al suo posto entra Nanni. Pare, appunto: se al 35′ Bentivegna si mette in proprio in profondità, trovando Zaccagno in uscita, al 40′ ci pensa lui, Momo Varela: contropiede sulla fascia destra, e botta rasoterra di destro dal suo vertice all’angolo sinistro della porta, nulla da fare per Plizzari. Tutta la panchina e tutti i tifosi rossoblù vanno in delirio (pure Scotto), e in vantaggio 1-0 all’intervallo nel secondo tempo la formazione rossoblù non molla, cercando anche il 2-0. Mastinu, dopo 2′, sfiora il palo sinistro, mentre tra il 9′ ed il 13′ si fa sentire un po’ di nervosismo, che regala ammonizioni a Brosco, Pierozzi e Idda.
FINALE BOLLENTE. Baldini prova a far rifiatare la corsia di destra, passando al 4-4-2 con gli ingressi di Ferraris e Moruzzi (che, curiosamente, si fa ammonire a 45″ dal suo ingresso in campo, ma ciò non spaventa i sassaresi, che colgono 3 occasioni in 2′ (due con Fischnaller). Greco comunque risponde con gli ingressi di Dametto e Casini (per Idda e Mastinu) passando poi al 3-5-2 con gli ingressi nel finale di Fabriani e Zambataro, Baldini dà spazio a Staver, ma poco cambia. Solo Meazzi al 35′ spaventa Zac, di destro, lambendo il palo, in un Pescara che prova a prendere le redini del gioco, attaccando in profondità ma trovando una difesa rossoblù formato super. La Zona Cesarini è caratterizzata da cartellini: giallo per Ferraris (per un intervento intenzionale su Nanni), rosso per Masala (che, in panchina, protesta troppo all’ultimo minuto). Ultime (discutibili) emozioni prima del triplice fischio, al quale tutta la panchina rossoblù entra in campo e va a festeggiare di fronte ai propri tifosi in delirio.
SASSARI TORRES 1
PESCARA 0
GOL: 40′ p.t. Varela (SST)
TORRES (3-4-1-2): Zaccagno; Idda (30′ s.t. Dametto), Antonelli, Mercadante; Zecca (37′ s.t. Fabriani), Mastinu (30′ s.t. Casini), Brentan, Guiebre; Varela, Scotto (32′ p.t. Nanni); Fischnaller (37′ s.t. Zambataro).
PANCHINA: Petriccione, Petricciuolo, Coccolo, Liviero, Masala, Diakite, Goglino
CT: Alfonso Greco
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi (29′ s.t. Staver), Brosco, Pellacani, Crialese (25′ s.t. Moruzzi); De Marco (1′ s.t. Meazzi), Squizzato, Dagasso; Bentivegna (1′ s.t. Vergani), Merola (25′ s.t. Ferraris), Cangiano.
PANCHINA: Saio, Profeta, Meazzi, Tunjov, Saccomani, Mulè, Arena.
CT: Silvio Baldini
ARBITRO: Calzavara di Varese (assistenti Cesarano di Castellamare di Stabia e Santarossa di Pordenone, IV uomo Frasyniak)
AMMONIZIONI: 9′ s.t. Pierozzi (PES), 11′ s.t. Pierozzi (PES), 13′ s.t. Idda (SST), 26′ s.t. Moruzzi (PES) ESPULSI: al 45+5′ s.t. Masala (SST) per proteste
NOTE: spettatori 4452 (ospiti 179), biglietti venduti 2352; cielo poco nuvoloso, terreno in pessime condizioni; angoli 10-9, recupero 2′ p.t.-5′ s.t.