Sei grande, Dinamo: è finale!

Miracolo a Milano! La Dinamo è in finale scudetto per la prima volta nella sua storia: domata in Gara 7 l’Olimpia
«Miracolo a Milano» è il titolo di un famoso film di Vittorio De Sica che si sviluppa come una favola ed ha per protagonista un ragazzo che sogna un mondo dove «Buongiorno voglia davvero dire buongiorno». Aggiornata nel Duemilaquindici, la favola ha come protagonista la Dinamo Basket che in una vorticosa serie di semifinale al meglio delle 7 partite, ha la meglio all’ultimo respiro sulla corazzata Milano, campione in carica, ed approda per la prima volta in finale Scudetto dove contenderà alla vincente di Reggio Emilia – Venezia il titolo di campione d’Italia del basket 2015. La squadra di Banchi e del mai domo Gentile, il capitano coraggioso dei meneghini, riesce a pareggiare le sorti dopo tre gare favorevoli ai sardi, riporta la Serie sul 3-3 e acquisisce il diritto di disputare la gara decisiva sul parquet amico davanti a un Mediolanum Forum gremito in ogni ordine di posti. Tutto sembrava giocare contro la squadra di Sacchetti che aveva sciupato ben due match-point sul 3-1. La partita neppure a dirlo, si metteva subito bene per l’Olimpia che aveva la meglio nel primo quarto; coach Banchi manda in campo Ragland, Gentile, Melli, Moss e Samuels mentre Coach Sacchetti risponde con Logan, Devecchi, Lawal, Dyson e Kadji. Nel secondo quarto i sardi recuperano un parziale di -11 arrivando all’intervallo lungo a un solo punto da Milano.
I padroni di casa riescono però a monetizzare dalla lunetta i falli avversari e si riportano sotto con il capitano biancorosso, ma è Hackett a firmare un nuovo sorpasso. Samuels dalla lunetta allunga ancora e i sassaresi sono in bambola perdendo un pallone fondamentale. Una tripla di Dyson riporta i sardi a un possesso di distanza mentre Sanders dopo quasi 30 minuti di gioco va per primo in lunetta per l’1/ 2. Terzo quarto ancora poco favorevole agli uomini di Sacchetti. Un gioco da tre punti di Dyson apre l’ultimo quarto, stesso canovaccio per Sanders e Sassari rialza la testa; anche Samuels porta a casa un 2+1 per il controsorpasso dell’Olimpia. Le due squadre danzano punto a punto, i lombardi riescono a trovare un mini allungo con Gentile e il solito Samuels per il+5 (70-65). La magia di Sanders allo scadere, dopo aver raccolto un rimbalzo ballerino negli ultimi palpitanti secondi, ristabilisce la parità: 75-75 e si va all’overtime. Ancora cinque minuti di passione per decidere chi andrà in finale. Logan con quattro punti porta avanti i sardi (79-82), Dyson e Sacchetti chiudono la partita con grande freddezza dalla lunetta: 7 secondi alla fine di gara 7 certificano un punteggio di 81-86, un risultato che non cambierà più. Inizia la festa biancoblu e una nuova incredibile pagina viene scritta nella storia della Dinamo che con grande carattere e caparbietà conquista la prima finale scudetto in mezzo secolo di storia. Grande emozione a Sassari in Piazzale Segni con la squadra trionfante, accolta dai tifosi festanti: è stato davvero un gran bel «BUONGIORNO», Ragazzi,
Olimpia Milano 81 – Dinamo Banco di Sardegna 86
(25-14, 10-23, 24-18, 16-20, OT 6-11)
Olimpia Milano – Ragland 16, Brooks 4, Gentile 10, Gigli, Cerella 4, Melli 2, Kleiza, Elegar 2, Hackett 11, Samuels 25, Tabu, Moss 7. All. Luca Banchi.
Dinamo Sassari – Logan 16, Sosa 5, Formenti, Sanders 16, Devecchi, Lawal 12, Chessa, Dyson 21, Sacchetti 4, Vanuzzo, Brooks 9, Kadji 3. All. Meo Sacchetti.
Arbitri: Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli.
La finale vista da angolazione insolita