Sassari | Obbligo per le attività di ristorazione di indicare il numero massimo di clienti anche all’esterno
Una nuova ordinanza è stata firmata oggi dal sindaco Nanni Campus, ancora una volta per tentare di bloccare il diffondersi del coronavirus e una nuova impennata dei contagi che il territorio non può permettersi
Nel provvedimento si dispone l’obbligo per le attività di ristorazione, compresi bar, pub, ristoranti pasticcerie e gelaterie, di esporre un cartello che indichi il numero massimo di clienti ammessi contemporaneamente nell’area di suolo pubblico concessa per la somministrazione di alimenti e bevande, che deve corrispondere al numero di posti a sedere (ovvero massimo quattro posti per ogni tavolo, fatta eccezione per i conviventi). L’obiettivo è salvaguardare la salute pubblica e allo stesso tempo tutelare le attività che con grande sacrificio e senso di comunità rispettano le norme.
L’ordinanza ricorda che sul suolo pubblico concesso è vietata la permanenza in piedi dei clienti, sia mentre consumano bevande o alimenti sia che siano in attesa di un tavolo. Le stesse regole riguardano le aree private esterne alle mura del pubblico esercizio dove l’esercente è autorizzato somministra alimenti e bevande.
Il provvedimento è dettato dalla necessità di contenere il rischio di diffusione del contagio, agevolando tutte le condizioni per creare un adeguato distanziamento interpersonale. Inoltre la presenza del cartello faciliterà sia l’esercente sia gli stessi avventori che senza fatica potranno capire se c’è la possibilità di sedersi a un tavolo o meno. In caso di assembramenti e mancato rispetto delle regole, sono sanzionati sia i gestori sia i clienti.
L’obbligo è adottato in analogia con un altro già previsto dal legislatore nel Dpcm del 14 gennaio 2021, secondo cui: «È fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali, di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti».