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Sassari – La Fondazione Dinamo in aiuto della popolazione ucraina
Cosa succede quando la Fondazione Dinamo fa rete e scende in campo al fianco dei più deboli? Accade un vero e proprio miracolo
Come di consueto Dinamo e Fondazione Dinamo hanno risposto presente allo scoppio del conflitto in Ucraina attivandosi immediatamente sul territorio per far partire una raccolta di beni di prima necessità: così, nella prima settimana di marzo, grazie alla collaborazione con il main sponsor Banco di Sardegna, Double S e Rete Dafne, è partita la prima raccolta organizzata dalla Fondazione biancoblu.
L’organizzazione, rapidissima ma capillare, è partita con l’annuncio attraverso i canali del club nella giornata di lunedì: l’intero mondo Dinamo si è mobilitato per quarantotto ore e il piazzale di via Pietro Nenni, dove affacciano biglietteria, Store e Club House, è diventato il quartier generale della raccolta.
Quello che è successo è stato bellissimo: un viavai senza sosta di cittadini e volontari, una valanga di buste della spesa, coperte, abbigliamento, medicinali e beni di ogni genere recapitati alla Fondazione. Una catena umana formata dai dipendenti del club e volontari ha inscatolato a tempo di record tutto ciò che è arrivato.
Tantissimi i momenti emozionanti, tra questi sicuramente l’arrivo di tanti cittadini russi e ucraini delle comunità locali che nella mattinata di mercoledì hanno dato un cospicuo contributo per inviare gli aiuti sul campo.
Fondamentale il supporto di Dasara Trasporti che ha messo a disposizione un tir per recapitare gli aiuti a Milano, dove il Fondo Nuova Ucraina e l’associazione Ucraina Più Milano si è occupata di inviare il materiale raccolto a Kiev. Rete Dafne, partner della Fondazione fin dalla sua nascita, ha offerto sostegno psicologico -in presenza e a distanza- a tutti i cittadini della comunità ucraina che stabilmente vivono in Italia dando i riferimenti in tutte le principali città.
Il risultato, considerando i tempi strettissimi, è stato incredibile: un intero tir con 33 pallet è partito nella serata di mercoledì alla volta di Milano.
Nella seconda campagna invece Fondazione Dinamo ha deciso di organizzarsi in maniera più strutturata, appoggiandosi ad attività che potessero semplificare anche la logistica: così è partita la raccolta di presidi medici attraverso trentacinque farmacie nel nord Sardegna, grazie all’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti dove i cittadini hanno potuto acquistare presidi e farmaci direttamente inviati nei territori di guerra.
A questa iniziativa si sono unite le donazioni attraverso i tanti sponsor e partner del club: dall’Accademia Olearia alla Pasticceria Artigiana Vanali, passando per altre importanti realtà che preferiscono restare anonime. Non solo, moltissime aziende hanno sposato la campagna promossa dalla Fondazione in collaborazione con il Fondo Nuova Ucraina: si tratta della Conad Monserrat di via Budapest, l’azienda Gilardoni, il gruppo Farmacia Dinamica, l’Auser Tintoretto e il Biscottificio Demelas.
A questi si unisce il grande lavoro svolto dalla Parrocchia San Vincenzo, secondo centro nevralgico della raccolta delle donazioni civili, e dagli istituti cittadini, come il Liceo Canopoleno di Sassari e l’Istituto comprensivo di San Giuseppe.
Dinamo e Fondazione Dinamo hanno seguito con grande attenzione la logistica degli invii dei tir offerti da Dasara Trasporti, grazie alla totale sinergia con l’associazione Fondo Nuova Ucraina e la sua referente Yuliya Zakomirnaya: il club ha investito anche nel carburante per far arrivare gli aiuti nelle zone colpite dal conflitto.
Infine, grazie all’aiuto del Banco di Sardegna, main sponsor al fianco del club da oltre trent’anni e sempre presente nelle attività sociali fuori dal campo, sono stati fatti due cospicui ordini alla Farmacia Emilia di Buccinasco della dottoressa Graziella Toscani.
Una collaborazione che ha unito realtà diverse accomunate dalla volontà di aiutare la popolazione ucraina e dall’amore per la pallacanestro: il referente Angelo Gottani è infatti un appassionato di basket che ha sposato con entusiasmo questa opportunità. Fondamentale trait d’union è stata la responsabile in loco della Fondazione Dinamo, la dottoressa Alessandra del Vescovo.
A conclusione del percorso, venerdì 15 aprile a Milano, il CMO della Dinamo Sassari Marsilio Balzano e la Segretaria Generale della Dinamo Sassari e della Fondazione Dinamo Sofia Devetag saranno ospiti della serata di beneficenza del Fondo Nuova Ucraina, per raccontare il progetto.
Il risultato finale del lavoro svolto dalla Fondazione è carico di significati: la capacità di fare rete, in primis, per una causa importante come il sostegno a chi si ritrova in mezzo a un conflitto, unendo energie, risorse e know how in un lavoro orchestrale perfetto.
L’immagine è quella dei tir che, pallet dopo pallet, sono stati riempiti grazie all’aiuto e alla collaborazione da parte di tutti per partire verso chi ha veramente bisogno di aiuto: un simbolo potente di ciò che si può fare attraverso il lavoro di squadra.
Un tir carico di solidarietà e simbolo concreto dell’impegno della Fondazione e del mondo Dinamo, sempre in prima linea a supporto dei più deboli e che può dirsi soddisfatta del progetto appena concluso.