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Sassari – Istituzionalizzato il Pdta per la cura dei tumori testa-collo
Il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, ha istituzionalizzato l’attività del “tumor board” con l’approvazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) sulle neoplasie del testa-collo
Il “tumor board” dell’Aou di Sassari è la squadra multidisciplinare composta da vari esperti specialisti, coordinata dal professor Francesco Bussu direttore dell’Otorinolaringoiatria e si riunisce ogni giovedì mattina da sei anni per discutere i casi relativi a pazienti con neoplasie nell’area della testa e del collo.
Nonostante i dati nell’isola siano in linea con quelli nazionali, in Sardegna emerge che tumori cervicali vengono trattati quando, spesso, sono già in fase avanzata.
«Dipende anche dalla sottovalutazione dei primi sintomi che ne può fare il paziente stesso – ha detto Davide Rizzo, otorino all’Aou di Sassari intervenuto durante un convegno organizzato a Sassari al Grazia Deledda dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Sassari –. Anche un abbassamento del tono della voce, dopo la terza settimana può essere un campanello d’allarme che non deve essere trascurato. Ed è compito del medico di base, individuare le urgenze e segnalarle nella prescrizione degli esami, che vengono presi in carico dal Cup entro le 72 ore».
Fondamentale è il ruolo del medico di famiglia che deve saper indirizzare i propri pazienti verso lo specialista medico più adatto. L’Aou di Sassari ha raggiunto livelli di eccellenza in campo nazionale per le masse neoplastiche cervicali e l’instaurazione del Pdta facilita l’invio di pazienti con un sospetto di tumore della testa e del collo, alla struttura di riferimento.
La presenza di questa “lump clinic”, consente di inquadrare i tumori del collo in maniera affidabile, prima di qualsiasi procedura chirurgica, con un prelievo fatto con un ago sottile, in maniera mirata sotto la guida dell’ecografo.
Un team altamente qualificato che vede la presenza, oltre che degli otorini, anche dei chirurghi della strutture di Chirurgia Maxillo-facciale diretta dal professor Giacomo De Riu e della Chirurgia plastica diretta da Corrado Rubino, i radiologi della struttura di Scienze radiologiche diretta dal professor Salvatore Masala, i medici dell’Oncologia diretta da Antonio Pazzola, gli specialisti della Radioterapia diretta da professor Stefano Profili e della Medicina Nucleare diretta dalla professoressa Angela Spanu. A questi si aggiunge lo staff dell’Anatomia Patologica diretta dal professor Antonio Cossu.
A ricordare la necessità di un adeguato e tempestivo intervento è stato anche il professor Francesco Bussu durante lo stesso convegno dell’Ordine dei medici che ha visto la presenza del professor Jacopo Galli, direttore della Clinica otorinolaringoiatrica del Policlinico Gemelli di Roma che ha esposto una lezione magistrale sugli svuotamenti laterocervicali.
«L’approccio inadeguato a un tumore maligno, ma anche benigno di testa e collo – ha detto Bussu -, può diventare una condanna. Asportare una lesione del collo o delle ghiandole salivari – ha proseguito – senza avere un quadro chiaro dell’origine della massa tumorale, significa peggiorare la prognosi del paziente, mettendo per lo più spesso a rischio il nervo facciale».
Da qui la necessità della migliore formazione da parte dei medici, sottolineata dallo stesso presidente dell’Ordine sassarese Nicola Addis come «un dovere del medico nei confronti dei pazienti». Concetto rimarcato anche dal rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, che ha ricordato gli importanti investimenti che si stanno attuando nel settore della telemedicina.
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