Serie C – Va bene così, Torres! Fermata l’Entella a Chiavari 1-1

Un improvviso guasto tecnico ha bloccato la porta tagliafuoco del teatro impedendo l’accesso degli artisti al palcoscenico. Ma l’imprevisto non ha fermato la messa in scena dell’opera e tantomeno il successo di una serata vissuta da pubblico e protagonisti con un coinvolgimento ed emozione
Il Werther di Massenet (un compositore e pianista francese di epoca romantica vissuto a tra le seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento) è stato il protagonista dello scorso weekend al Teatro Comunale di Sassari. I dolori del giovane Werther di Goethe previsto nel cartellone della stagione lirica 2024 dell’Ente Carolis – con ben due date – era molto atteso dal pubblico. L’opera è stata realizzata grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna.
Il principale motivo di interesse era senz’altro l’esibizione di Francesco Demuro nel ruolo del titolo; l’acclamato tenore di Porto Torres protagonista da anni nei palcoscenici di tutto il mondo e Oscar della lirica nel 2019, si è alternato facendo la spola tra La Fenice di Venezia per “La Traviata” di Verdi” e il palcoscenico del Comunale. Ma forse sarebbe meglio dire nel proscenio visto il guasto tecnico del sipario tagliafuoco, imprevisto spiegato chiaramente prima dello spettacolo dal direttore artistico Alberto Gazale alla platea e che inevitabilmente ha ridotto la scenografia, limitando l’allestimento di Stefano Vizioli. La regia pertanto è stata rivoluzionata sfruttando le porte laterali, i corridoi di platea e utilizzando infine delle proiezioni che in qualche modo hanno creato l’ambientazione giusta. Lo spettacolo, con gli evidenti limiti di scena e qualche inevitabile ripercussione sull’acustica, è andato così in scena; Diciamo subito che Demuro non ha tradito le attese e ha impressionato per bellezza del timbro, fraseggio ed espressione grazie anche al maestro Daniele Agiman che ha diretto un’orchestra del de Carolis particolarmente ispirata che ha saputo rendere con buona efficacia la raffinatezza del fraseggio della partitura.
Molto apprezzata dal pubblico anche la prestazione di Egle Wyss, nella parte di Charlotte che rimane una delle vette dello spettacolo. Una toccante interpretazione dalla vocalità generosa e capace di sottili finezze come nell’aria Va! Laisse couler mes larmes. : il terzo atto è stato il più emozionante e, uno dei momenti più riusciti dello spettacolo. Anche gli altri interpreti hanno fornito una ottima prestazione e fatto sfoggio delle loro doti: da Ilaria Vanacore, il soprano cagliaritano, nel ruolo di Sophie, alla buona resa scenica di Domenico Balzani e Andrea Porta e si sentono in Massenet tutti i pregi della scuola francese, a partire dalla solida costruzione armonica fino all’originale orchestrazione.
Menzioni anche per i giovani talenti provenienti dai Conservatori di Sassari e Brescia: Nicolas Resinelli (Schmidt), Michael Zeni (Jahann), Simone Casu (Bühlmann) Aurora Carta (Katchen).
Doveroso ricordare inoltre le voci bianche del coro De Carolis, ben preparate da Salvatore Rizzu, precise e duttili nonostante la scena modificata e fondamentali per la buona resa dell’opera anche i disegni luci di Vincenzo Raponi e i costumi d’epoca evocati da Annamaria Heinreich.
“WERTHER”
Drame lyrique in quattro atti su libretto di Édouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dal romanzo epistolare I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe
Musica di JULES MASSENET
Werther FRANCESCO DEMURO
Le Bailli ANDREA PORTA
Charlotte EGLE WYSS
Albert DOMENICO BALZANI
Schmidt NICOLAS RESINELLI
Johann MICHAEL ZENI
Sophie ILARIA VANACORE
Brühlmann SIMONE CASU
Käthchen AURORA CARTA
Orchestra e Coro di Voci bianche dell’ Ente Concerti Marialisa De Carolis
Direttore Daniele Agiman
Maestro del coro Salvatore Rizzu
Regia Stefano Vizioli
Costumi Anna Maria Heinrich
Scene Emanuele Sinisi
Luci Vincenzo Raponi
Allestimento Teatro Sociale di Como/Aslico in coproduzione con i Teatri di OperaLombardia