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“Sassari Estate” inizia con il “Green Silent Concert” di Alessandro Azara
La rassegna estiva accoglie il musicista della Maddalena che presenterà un concerto “innovativo”
Nessun inquinamento acustico, niente amplificatori o diffusori esterni, soltanto un sistema di cuffie wi-fi per regalare ad ogni spettatore un’esperienza magica in completa connessione con i musicisti.
Il “silent concert”, già in voga all’estero, arriva finalmente in Sardegna grazie al “Green Tour” di Alessandro Azara – cominciato nel 2019 e interrotto a causa della pandemia – per presentare dal vivo il suo album solista “Non eri qui”.
L’appuntamento per ripartire è fissato per martedì 21 Giugno con una serata a doppio spettacolo (alle ore 20.30 e alle ore 22.00) nell’affascinante atmosfera del cortile interno di Palazzo Ducale, come apertura della rassegna di eventi di “Sassari Estate” predisposta dal Comune di Sassari.
Un concerto esclusivo per vivere un solstizio d’estate indimenticabile e ad impatto ambientale “zero”, grazie a un impianto multimediale alimentato da batterie ricaricabili senza collegamenti alla rete elettrica.
Una formula innovativa e suggestiva che abbatte la distanza tra musicista e spettatore, permettendo di assaporare intimamente in cuffia i brani dell’album “Non eri qui” suonati dal vivo da una squadra di eccellenti professionisti del panorama rock sardo capaci di esaltare l’inconfondibile timbrica di Alessandro Azara: Massimo Cossu e Giovanni Sanna alle chitarre, Paolo Erre alle tastiere, Giovanni Pinna al basso e Paolo Zannin alla batteria.
Il “Green Tour” fa parte della prima edizione del progetto “ECO – Suoni e Riflessioni Sostenibili” promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Mòiti – con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna – per favorire la cultura green, rispettando l’ecosistema e tutelando gli edifici storici attraverso la musica a impatto zero.
L’Associazione Mòiti (“muoviti”, in gallurese) è attiva dal 2012 ed è nata per rispondere all’idea di usare la cultura come strumento di invito alla socializzazione e alla valorizzazione del territorio, creando occasioni per ri-conoscersi e ri-cominciare a tessere le trame del tessuto sociale, tendendo la mano verso ogni cittadino affinché sia stimolato a “muoversi”.
Non è allora un caso che l’album “Non eri qui” venga descritto da Alessandro Azara – autore di musiche e testi, oltrechè cantante e arrangiatore – come la ricerca di una luce, di una redenzione, di un appiglio al quale aggrapparsi per non sprofondare nel baratro oscuro che ha inghiottito la nostra epoca, come un conflitto interiore che culmina in una disperata preghiera verso un qualcosa di irraggiungibile: ciò che – proprio quando la speranza sta per spegnersi – accade.