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Sassari – Dinamo, il debutto è amaro: Scafati la porta a casa 86-97
Esordio più duro del previsto per la Dinamo sconfitta 86-97 al PalaS da Scafati, che gioca una partita super, tirando con 13/20 da 3 punti e trovando protagonisti diversi all’interno del match. La prossima sfida con l’Olimpia a Milano
SASSARI – Negli ultimi 2 anni, dal 2022 ad oggi, sono cambiati due tecnici e ben 24 giocatori, con capitan Bendzius – per lui standing ovation ieri sera – unico superstite. Come avversari, alla prima giornata, Sirbo ha sfidato Varese, Napoli e ieri sera quello Scafati che, in quattro incontri, non aveva mai vinto contro i biancoblu: il risultato non cambia, anche a questo giro la Dinamo Sassari esordisce con una sconfitta. Questa volta, al triste inizio di campionato, bisogna aggiungere anche l’eliminazione in Champions League da parte del Bonn, che già aveva regalato qualche campanello d’allarme ai sostenitori. Ma per confermarlo due sono stati i protagonisti di questa notte cupa, piena di ombre e tristezza: il neoacquisto Bibbins, che ha mostrato tutta la sua confusione e incapacità, e il ct Markovic, arrivato ad intestardirsi con gli stessi giocatori lungo il match, nonostante il gap che gli avversari stavano accumulando. Domenica prossima si va a Milano, trasferta ostica, già proibitiva sulla carta: l’occasione per fare 2 punti sicurezza è andata a farsi benedire, ma come detto nel pre-partita, il basket non è una scienza esatta.
MARKOVIC NON PERDE IL VIZIO. Evidentemente convinto del potenziale che ha il quintetto titolare della triste domenica scorsa a Bonn – ma non lo ha messo in campo – Markovic si riaffida agli stessi giocatori partiti titolari contro i tedeschi. Dentro infatti Bibbins e Renfro sulle fasce, Bendzius – la cui standing ovation è stata l’unica vera gioia per i tifosi dinamisti – tuttofare, Sokolowski e Fobbs ali offensive. Lo stesso starting five umiliato dal Bonn, bastano infatti veramente pochi minuti per capire che è lo stesso, in tutti i sensi. Nel marasma di una Dinamo incapace di mettere in campo continuità nel possesso palla l’unico a brillare è il polacco ex Napoli. 7 punti di fila ne fanno la conferma delle sue potenzialità, con Markovic che, di fronte all’arrembaggio scafatese guidato da Pinkins, intuisce l’aria che tira e mette in campo Halilovic. Nulla da dire al serbo, così come a Benji che conferma la sua voglia di rivalsa dopo una triste annata da spettatatore non pagante, ma Pinkins e Zanelli sono cinici da due punti, portando i compagni a chiudere il quarto avanti 22-21.
TESTA A TESTA. Nessuno è perfetto, però, sul parquet. Tanto che passano 2′ dalla ripresa del gioco prima che Renfro sblocchi il punteggio con una schiacciata. Una mossa che carica i campani, tanto che Zanelli e Akin salgono in cattedra letteralmente, con due azioni da manuale del basket. Tripla perfetta dell’italiano, lasciato completamente solo (come al solito, gli errori classici in difesa della Dinamo da 4 anni a questa parte…), e schiacciata dell’inglese pulita, da manuale del basket, con un terzo tempo degno delle migliori scuole. Markovic non può fare altro che chaiamare il primo timeout, per svegliare un quintetto che vanta da 3 punti una statistica più paurosa di uno splatter di Herschell Gordon Lewis: 1 canestro su 11. Il timeout funziona: Fobbs con due liberi e le percussioni di Sokolowski, ma Scafati copia la mossa e ritorna a dilagare, contro una formazione che da 3 punti non azzecca mezzo tiro. Fobbs s’inserisce bene e tiene la baracca, fa quel che può, con i compagni che ripropongono i classici errori nel possesso palla, permettendo allo Scafati di andare negli spogliatoi in vantaggio 41-37.
ILLUSIONE E SCONFITTA. Non è chiaro che metodo abbia usato Markovic per spronare i suoi ragazzi, fatto sta che al rientro in campo assistiamo a una sfuriata del Banco, che addirittura si porta sul +9 (50-41). I tifosi biancoblù possono sospirare, sembra che non ci sia spazio per la sorpresa amara dei campani, ma l’illusione dura molto poco. Stewart è micidiale con tre triple consecutive, Sorokas firma il break dell’ex, Bendzius nel finale tenta una disperata rimonta, ma la Givova chiude il conto con percentuali pazzesche, nonostante 30 punti di Sokolowski, massimo in carriera in serie A. 16 punti per Fobbs, 13 punti per Halilovic. Proprio Soko gioca una partita super chiudendo con 30 punti 11/16 dal campo e tenendo in piedi la Dinamo. La sfuriata del 3° quarto sembra quella giusta ma Scafati la vince con più protagonisti. Per lui l’amara consolazione della miglior prestazione di sempre nel campionato italiano, di fronte a un’atmosfera cupa, buia, peggio che mai: domenica prossima Sirbo vola a Milano, quindi segue Napoli, con una prestazione così, per le speranze c’è ben poco spazio.
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DINAMO – SCAFATI 86-97 (21-22 / 37-41/ 60-63)
Dinamo: Bibbins 3 (1/6 2p 0/4 3p 6 ass), Fobbs 16 (5/7 1/5), Sokolowski 30 (6/9 2p 5/7 3p), Bendzius 14 (4/5 2/6 6 rbs), Renfro 6 (3/4 2p 5 rbs), Cappelletti 2 (0/1 3p), Tambone (0/2 0/4), Veronesi, Udom (0/1 3p), Halilovic 13 (6/11 2p 8 rbs), Trucchetti n.e, Vincini n.e.. All.Markovic
Scafati: Cinciarini 7, Gray 16, Stewart 16, Pinkins 13, Akin 2, Zanelli 14, Miaschi 7, Sorokas 22, Sangiovanni n.e, Greco n.e. All.Nicola
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