Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
Annuntio vobis gaudium magnum: «Gianmarco Pozzecco resta l’allenatore»
foto: Luigi Canu
«E adesso basta vado fuori» cantava Vasco Rossi nella sua canzone dall’eloquente titolo “lunedì”.
Questo avrebbero dovuto presagire i rumors nella conferenza stampa in casa Dinamo, nella Club House di via Nenni. E invece tutto come prima.
Il presidente Stefano Sardara e coach hanno voluto incontrare in collegamento web giornalisti ed addetti ai lavori. Il numero uno biancoblu ha aperto la conferenza facendo il punto della situazione sul momento:
«Devo dire che il periodo che abbiamo vissuto durante e post Covid-19 ci ha aiutato a riflettere, con Gianmarco in questi giorni ci siamo detti che era l’occasione per fare un check sul nostro rapporto, in primis d’amicizia e poi lavorativo. Durante la pausa di riflessione siamo rimasti sconcertati dell’approccio alle notizie del mondo che circonda la pallacanestro… Il mondo del basket deve prendere l’occasione per migliorarsi, quando succedono queste cose bisogna rispettare le scelte della società, Gianmarco Pozzecco resta l’allenatore della Dinamo, ne avete fatto una tempesta in un bicchiere mentre stavamo tutti solo riflettendo. Il basket deve imparare a maturare in quel che dice e quel che fa, calmi tutti, tutto questo non fa bene al movimento, dopo tutte le cose dette in questi giorni con un altro tipo di rapporto tra me e lui poteva rompersi tutto. Ci preme raccontarvi che da due anni abbiamo iniziato un percorso con Gianmarco, faremo ulteriormente check e litigheremo ancora, non era questo il momento di lasciarci, entrambi vogliamo la stessa cosa. Chiediamo però rispetto e un approccio differente alle notizie del mondo Dinamo, dopo questa esperienza ne usciamo rafforzati e abbiamo verificato dove possiamo ancora migliorare».
Gianmarco Pozzecco: «Sono stati giorni di riflessione che chiaramente hanno provocato in me una tempesta ormonale, professionalmente sono cose che si devono fare e non è semplice coniugare le due cose. Fin da quando ero un piccolo cestista ho sempre giocato per emozionarmi, la gratificazione più grande è guardarmi indietro e avere la possibilità di rivedere 15 mesi fantastici che grazie allo sforzo della società e un’isola intera abbiamo vissuto, emozionandoci. Entrambi viviamo la Dinamo in modo viscerale, non vi preoccupate, continueremo a farlo, nella speranza di non litigare, continueremo a farlo per il bene di questa società per provare a vivere nuove emozioni. Nel mondo sportivo odierno ho capito cosa ha spinto Gigi Riva anni fa a fare determinate scelte, in questi giorni ho sofferto molto, ora sono pronto e non vedo l’ora di abbracciare il mio staff e i giocatori. Quando lo decideremo sarete i primi a saperlo ma quando lo deciderete non saremo noi i primi a saperlo. Ad oggi non sono mai andato via e non abbiamo mai litigato».