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Sassari – 25 aprile, le celebrazioni del Comune per la Liberazione
Questa mattina, 25 aprile, in piazza del Comune prima e nel cortile di Palazzo Ducale poi, si sono svolte le cerimonie istituzionali organizzate dal Comune di Sassari per il 79° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo
Infine, nel cortile del Palazzo, dove è collocata la lapide che ricorda la data del 25 aprile 1945, si è svolta la cerimonia della resa degli onori ai Caduti, con la deposizione delle corone del Comune e della Provincia.
Alle celebrazioni per la Liberazione sono state invitate a partecipare le autorità civili e militari del territorio, le associazioni combattentistiche e d’Arma e diverse associazioni sindacali e di promozione sociale
Il discorso del presidente della sezione sassarese dell’Anpi Thomas Arras e dei due giovani che hanno partecipato al progetto “Promemoria Auschwitz
Dal 28 ottobre del 1922, data della marcia su Roma, sono passati 102 anni, il potere si concentro nelle mani di un unica persona ovvero Mussolini e il partito fascista. Nasceva la dittatura del Duce, 20 anni di regime che ha messo fuori legge tutti i partiti, i giornali, le organizzazioni dei lavoratori e qualsiasi altra organizzazione non fascista
Ha fatto soprusi, indottrinato i bambini, angherie e violenza contro chi non era allineato, ha fatto guerre di conquista coloniale e di espansione a est, ha collaborato attivamente alla Shoah, e alle stragi insieme ai nazisti ferrei alleati del fascismo, ha incarcerato e mandato al confine gli oppositori persone illustri come Antonio Gramsci e Altiero Spinelli. Tra tutti gli omicidi del fascismo 100 anni fa il 10 giugno 1924 fu fatto assassinare il segretario del partito socialista unitario l’onorevole Giacomo Matteotti che non ha avuto paura fino alla fine a denunciare pubblicamente cosa era il fascismo. Perché al fascisti ieri come oggi da fastidio la libertà di parola e pensiero, quando queste libertă vengono minate la democrazia è a rischio ed è bene ricordarlo, perché nessuna conquista é per sempre, perciò bisogna vigilare e non aver paura a denunciarlo quando questo accade. Ancora dobbiamo ringraziare i partigiani le partigiane per permetterci oggi di vivere in una democrazia, che per quanto imperfetta è migliore di quella dittatura che tanti danni ha causato al nostro paese ma che ancora in troppi rimpiangono
Una delle scelte scellerate del fascismo fu la guerra, come non ricordare i circa 3milioni e 400mila italiani morti tra civili e militari che morirono durante i lunghi anni di guerra. Eppure la storia non ci ha insegnato niente, ancora oggi tuona il cannone sia in Europa dove perdura il conflitto tra Ucraina e Russia che temo durerà a lungo fino a quando i potenti non si siedono ad un vero tavolo per la pace. Purtroppo assistiamo da 6 mesi dopo lo scellerato e grave attacco terroristico di Hamas contro civili Israeliani inermi ad un altro tragico e brutale conflitto tra Israele e Hamas che in pochissimo tempo ha causato più di circa 30mila morti palestinesi, civili molti dei quali donne e bambini, perché in ogni guerra sono sempre i più fragili a pagare le conseguenze maggiori, a nulla per ora sono serviti gli appelli del Papa ne la risoluzione dell’ONU ad un cessate il fuoco per trovare la pace e la coesistenza in sicurezza a due stati confinanti entrambi autonomi, magari senza la colonizzazione forzata da parte di Israele che perdura da tempo immemore. Per fortuna dopo la seconda guerra mondiale le madri e padri costituenti degli schieramenti storici i comunisti, socialisti, democristiani, azionisti ci hanno donato una costituzione ed una repubblica che è democratica ed antifascista che ripudia la guerra con l’articolo 11, una repubblica che nella sua struttura e nelle sue istituzioni sfavorisce l’accentramento del potere in una sola persona.
Furono lungimiranti all’epoca perché gli italiani ciclicamente hanno la tendenza a delegare il potere per lungo tempo ad un uomo, una donna o ad un partito della provvidenza, quindi per fortuna la costituzione prevede i giusti contrappesi tra i poteri e la centralità del parlamento come organo in cui le istanze popolari devono avere rappresentanza. Eppure ancora oggi vediamo nostalgici del fascismo che liberamente mettono in scena adunate con tanto di saluto romano, che continueremo a condannare! O a massime cariche dello stato che ancora non riescono a pronunciare la parola antifascista! L’unità delle forze democratiche antifasciste e la buona politica è fondamentale per una democrazia in salute, con la parola unită non a caso Antonio Gramsci intitolò il giornale che fondo, proprio perché aveva chiaro che l’unità è l’unica vera forza delle classi subalterne contro i potenti e le ingiustizie del mondo perciò che ci sia unità perche è già successo prima della presa del potere del fascismo che una debolezza dei partiti democratici abbia favorito l’ascesa politica di Mussolini e del fascismo. Lo dobbiamo alle madri e ai padri costituenti, ai partigiani e alle partigiane che onoreremo ancora dopo questa cerimonia nella piazza a loro intitolata dove andremo a deporre una corona e ancora una volta diremo tutti insieme viva l’ Italia antifascista.