Capodanno in piazza d’Italia, la macchina organizzativa è già in moto
SANTA BARBARA, IL CAMMINO NATURALISTICO DAI BOSCHI AL MARE
400 chilometri di miniere, ferrovie dismesse e paesaggi spettacolari
Ferrovie dismesse, miniere, mare, gallerie sulle montagne che si affacciano nei dirupi sul mare, villaggi fantasma e paesaggi aspri e singolari, ma indimenticabili. 400 chilometri unici al mondo, 400 chilometri che comprendono Sant’Antioco, le dune di Piscinas, le foreste del Marganai, le grotte di Is Zuddas. Questo è il cammino di Santa Barbara, un cammino minerario alla scoperta della Sardegna sud- occidentale sotto lo sguardo attento della patrona dei minatori, appunto Santa Barbara, le cui chiesette sono sparse per tutto l’intero percorso. Durante il cammino si potranno ammirare:
- Le carrarecce e le mulattiere ancora ben visibili per il trasporto dei minerali con carri e con animali da soma;
- le strade lastricate e i ponti in pietra costruiti in età romana per accedere dalla costa verso i siti minerari e viceversa;
- i sentieri percorsi dai minatori per raggiungere i cantieri minerari dalle loro abitazioni;
- le piste armate con binari per il trasporto dei minerali con vagoni trainati dagli uomini e dagli animali;
- i tracciati delle vecchie ferrovie per il trasporto dei minerali dai siti di estrazione ai porti di imbarco e agli impianti metallurgici;
- le normali strade di collegamento, prima sterrate e poi lastricate e asfaltate, realizzate per collegare le miniere e i villaggi minerari con i paesi e le città del territorio attraverso vari mezzi di trasporto.
Son tutte strutture spesso dimenticate e lasciate all’azione degli agenti atmosferici, abbandonate all’incuria e alla distruzione dei vandali. Sono state tutte indivisuate e mappate dai volontari dell’Associazione Pozzo Sella, e oggi, possono essere riscoperte grazie al Cammino minerario di Santa Barbara, mantenendole vive non solo nella memoria dei minatori. Quello che si propone non è un itinerario nuovo, anche se per molti versi può essere definito tale, ma un percorso antico sul quale, fin dai tempi neolitici, numerose popolazioni europee e mediterranee si sono incontrate e ci hanno camminato.
Patrimonio Unesco
Riconosciuto tra i cammini italiani dal Ministero, il Cammino ha ricevuto mezzo milione di euro per la sua valorizzazione. L’Assessorato della Programmazione sta elaborando un progeetto assieme alla Fondazione del Cammino di Santa Barbara, Carbosulcis, Forestas, Parco Geominerario e Igea.
“Qui si cammina sulla terra più antica d’Italia, lungo un itinerario tra mare, monti, miniere, chiese e testimonianze uniche della millenaria epopea mineraria della Sardegna. È un progetto a cui teniamo e su cui ci siamo impegnati al massimo perché crediamo moltissimo nelle sue potenzialità, che non è stato facile portare a compimento. Ci siamo riusciti, con il coinvolgimento di tutti gli assessorati interessati e grazie alla programmazione unitaria. Nei prossimi mesi verranno realizzate le opere infrastrutturali per rendere fruibili tutti i 400 chilometri del percorso.”
Raffaele Paci, Assessore della Programmazione
La Regione punta a valorizzare questo cammino naturalistico e religioso. “Attrarre decine di migliaia di turisti, ma anche qualsiasi investitore, perché si possano creare occasioni di nuova occupazione”.