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Salmo vs Fedez, continuano le polemiche a distanza tra i due rapper
L’artista milanese: “Avete sputato in faccia a migliaia di lavoratori onesti”
A distanza di quasi una settimana, non si placano le polemiche sollevate dal concerto che Salmo ha organizzato venerdì scorso ad Olbia, (per fare beneficienza alle popolazioni colpite dai vasti incendi nel centro Sardegna), sotto la ruota panoramica, che ha coinvolto migliaia di persone, con il mancato rispetto delle norme anti-covid. Il concerto ormai è diventato un caso politico: il sindaco olbiese Settimo Nizzi, (Fi) nelle ore immediatamente successive, ha subito negato che il Comune e la sua Giunta, fossero al corrente dell’evento, scaricando tutte le responsabilità sul rapper olbiese; nelle stesse ore però, l’assessore al turismo Marco Balanta è finito nell’occhio del ciclone dopo aver pubblicato sui suoi social una foto della figlia con Salmo, ma soprattutto per essere stato immortalato da un cittadino, dietro le quinte, nel backstage, in compagnia di Sebastiano Pisciottu, fratello e manager del rapper.
«Io non mi devo nascondere – ha dichiarato l’assessore – ero in piazza e ho ascoltato le parole di Salmo. Per il resto, come assessore del Comune di Olbia, posso dire di non avere avuto alcuna certezza prima dell’esibizione, nè sul dove e nè sul quando si sarebbe svolta». Tutto ciò ha scatenato le reazioni delle forze politiche di opposizione: undici consiglieri hanno chiesto le dimissioni del sindaco Nizzi, tramite una mozione di sfiducia. Per l’opposizione infatti, il sindaco e la Giunta non potevano non sapere del concerto, per questo motivo esistono delle precise responsabilità e negligenze da parte dell’amministrazione, che non ha saputo garantire la sicurezza e la salute dei turisti e dei cittadini che hanno partecipato al concerto.
A tutto questo si aggiungono ovviamente le polemiche a distanza tra Fedez e Salmo, con il rapper milanese che ha subito attaccato Maurizio Pisciottu, tramite le sue pagine social: “Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato davvero storto” e ancora “avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo, che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)”.
Ieri dopo l’annullamento del Festival internazionale del Mirto 2021 (che si sarebbe dovuto svolgere ad Olbia dal 17 al 20 agosto), a causa della difficile situazione epidemiologica, Fedez ha rincarato ancora la dose: «Il concerto protesta di Olbia inizia ad avere conseguenze, ed è giusto che a pagare siano altri. Davanti alla voglia di un artista benestante di cantare fortissimo, piccoli commercianti e artigiani di Olbia oggi si sono visti annullare la sagra del mirto. Si tratta di persone meno agiate dell’artista, che avevano necessità di lavorare per portare il cibo a casa. Ma quando si protesta non si guarda in faccia nessuno».
La replica del rapper sardo anche in questo caso non si è fatta attendere: sul suo profilo Instagram è apparso un suo selfie corredato da un’espressione sorridente, mentre nelle sue stories su Instagram, ha spiegato le motivazione che lo hanno spinto ad improvvisare il concerto, sulla quale in questi giorni sta indagando anche la procura di Tempio Pausania. Il cantante si è detto consapevole di essere andato contro le norme in vigore, di averlo fatto volontariamente perché ritiene le regole dello Stato «patetiche», ma di aver organizzato questo concerto solo ed esclusivamente a scopo benefico.
Fonte copertina: www.wondernetmag.com