Sassari – ATP, il biglietto per viaggiare sui bus diventa elettronico
Rompete le righe
Pesaro passeggia sulle macerie del Banco
Non esiste più niente da commentare. Gli accadimenti singolari si succedono in casa della Dinamo, e trasmettono il senso di sbigottimento per una macchina perfetta distrutta in pochi mesi di scellerate strategie tecniche e societarie.
La rovinosa sconfitta contro la pericolante Pesaro di Lacey e del buon figlio d’arte Daye non è che l’ennesimo capitolo di un film horror, che allontana Sassari dal traguardo minimo dei play-off.
Assistere da spettatori alla Final Eight della lotta per il titolo con lo scudetto e la coccarda sul petto è una umiliazione senza precedenti.
Ma questo succede a casa di una squadra che silura il grande stratega del triplete, perde una partita dopo l’altra con il povero e malcapitato Marco Calvani e chiede al direttore sportivo di sedere in panchina.
Se poi dovesse andare male, niente paura: ci sarebbe la cuoca.
Da ogni parte si invoca un centro di grossa stazza e facile rimbalzo, abituato ad aprire varchi per le incursioni degli esterni.
Consultinvest Pesaro 86 – Dinamo Banco di Sardegna 65
Parziali: 26-14; 23-16; 21-18; 16-17.
Progressivi: 26-14;49-30; 70-48; 86-65.
Consultinvest Pesaro – Basile, Sheperd 13, Gazzotti 6, Lacey 15, Christon 12, Daye 17, Solazzi, Candussi 4, Ceron 9, Lydeka 10, Serpilli. All. Riccardo Paolini.
Dinamo Sassari – Petway, Mitchell 6, Logan 3, Formenti 3, Devecchi, Alexander 7, D’Ercole, Marconato, Sacchetti 3, Akognon 20, Stipcevic 11, Kadji 12. All. Federico Pasquini.
Arbitri: i signori Paolo Taurino, Luca Weidmann e Dario Morelli.