Serie C – Non basta Fischnaller alla Torres: sconfitta anche contro la Pianese per 2-1
Quando Mazzone portò il Cagliari in Coppa Uefa

Lo devo ai miei giocatori. Quando sono arrivato a Cagliari, c’erano 5 sconfitte consecutive e 2 soli punti. Avevo parlato con Longo e Orrù, avevo chiesto consigli a Claudio Ranieri. Ma non sono un mago o un chiromante e non pensavo di raggiungere la Coppa Uefa in 2 anni. Mi ha aiutato la stampa locale e soprattutto un grande pubblico, da dieci e lode. Ogni tanto confidavo al mio vice Menichini : ‘Se retrocedo, mi vergogno al punto che me tocca scappare di notte’ . Sapevo di avere una buona squadra, perché questo Cagliari ha delle qualità. E i ragazzi per me sono come dei figli. Con loro ho un rapporto franco, spesso brutale. La diplomazia non è il mio forte, ma sono migliorato. All’inizio ho fatto a loro un discorsetto: datemi la vostra disponibilità, seguitemi se le cose vanno bene, scaricatemi se vanno male. Resterà un grande legame coi calciatori più anziani.
È vero, ma la cosa non mi cruccia. Io ho avuto un’infanzia difficile. Ricordo quando vidi i primi soldi : mi sembrarono tanti. E in confronto ad altri lavoratori, i soldi che si guadagnano nel calcio sono tantissimi.
Per il futuro del Cagliari sono fiducioso : per i prossimi due anni senza di me farà almeno 30 punti a stagione, si salverà. E se volete ve lo metto per iscritto come in una polizza assicurativa.