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Pula Dimensione Estate – I Matt Bianco in concerto
Quarto appuntamento con Pula dimensione estate, la stagione di concerti promossa dal Comune della cittadina costiera del Sud Sardegna allestita a quattro mani dalla cooperativa FPJ – Forma e Poesia nel Jazz con il Bflat Festival
Domani sera (domenica 14) il palco allestito in Piazza del Popolo accoglie alle 21.30 e con ingresso gratuito uno dei gruppi di maggior successo emersi nei prolifici anni Ottanta: Matt Bianco. Al centro dei riflettori, accanto al leader e fondatore Mark Reilly una formazione di sei elementi: la cantante Elisabeth Troy, David O´Higgins al sassofono, Martin Shaw alla tromba, Graham Harvey al pianoforte e alle tastiere, Geoff Gascoyne al contrabbasso e Sebastiaan De Krom alla batteria.
Prossimo appuntamento con Pula dimensione estate martedì 16 agosto: di scena Gegè Telesforo, in concerto in piazza del Popolo (sempre alle 21.30 con ingresso gratuito) con il suo quartetto: Domenico Sanna al pianoforte e alle tastiere, Pietro Pancella al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria.
I Matt Bianco (il nome è ispirato a un personaggio fittizio del genere spy story) nascono nel 1982 intorno a un nucleo formato dal cantante Mark Reilly (l’unico membro stabile nel corso degli anni), Danny White alle tastiere e Kito Poncioni (scomparso nel 2001) al basso, tutti già membri della band Blue Rondo A La Turk.
Per il primo album, “Whose Side Are You On?” (1984), si unisce al gruppo la cantante polacca Basia Trzetrzelewska, che porta negli arrangiamenti vocali quella dimensione jazzistica che diventerà, da quel momento, un tratto peculiare del gruppo e di grandi successi come “Get out of your Lazy Bed” e “Half a Minute”, facendo dei Matt Bianco una delle band più famose degli anni Ottanta.
Dopo il primo album, Basia Trzetrzelewska e Danny White lasciano il gruppo per intraprendere la carriera solista, e Mark Reilly trova allora come partner musicale il tastierista Mark Fisher con cui registra nel 1986 l’album “Matt Bianco”, che include il grande successo “Yeah Yeah”, seguito da un tour europeo che li ha visti esibirsi di fronte a più di 250.000 persone. Due anni dopo arriva il terzo lavoro in studio, “Indigo”, con brani come “Don’t Blame It On That Girl”, “Good Times” e “Wap Bam Boogie”, che diventa il singolo dance europeo dell’anno.
Dopo “Samba In Your Casa”, del 1991, Reilly e Fisher si separarono dalla loro casa discografica e si mettono in proprio per registrare i loro lavori. Gli album “Another Time Another Place” (1994), “Gran Via” (1995), “World Go Round” (1997) “Rico” (2000) e “Echoes” (2002) scandiscono la seconda metà degli anni novanta e gli inizi del nuovo millennio; il ritorno nel gruppo di Basia e Danny White, nel 2003, porta alla ricostituzione dell’originale Matt Bianco dopo vent’anni di separazione, suggellata dalla pubblicazione, nel 2004, dell’album “Matt’s Mood”, seguita da un tour mondiale con tappe nel Regno Unito, in Giappone e negli Stati Uniti.
Nel 2009 Mark Reilly e Mark Fisher si riuniscono nuovamente e pubblicano “HiFi Bossanova”, il loro primo album in studio insieme dopo sette anni, si esibiscono in concerti e festival jazz in tutto il mondo e nel 2012 licenziano un nuovo disco, “Hideaway”. Per espandere la sua prospettiva creativa, Mark Reilly collabora con la band olandese New Cool Collective per realizzare un album in collaborazione: “The Things You Love”.
Un anno dopo la scomparsa di Mark Fisher, nel 2016, esce “Gravity”, registrato con una formazione di musicisti provenienti dal jazz con i quali Mark Reilly fa un lungo tour promozionale. Il 2020 vede una reunion con il gruppo olandese New Cool Collective per l’album “High Anxiety”, mentre è dello scorso giugno “The Essential Matt Bianco • Re-Imagined, Re-Loved”, che comprende nuove registrazioni di grandi successi della band di Mark Reilly, a quarant’anni dalla nascita, con qualche nuovo arrangiamento e mix.
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