Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
IL PRINCIPE LIBERO, L’OMAGGIO DEL CINEMA A FABRIZIO DE ANDRÉ
IL 23 E 24 GENNAIO, FABRIZIO DE ANDRÉ SUL GRANDE SCHERMO DI TUTTA ITALIA
«Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare». C’è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy scritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, “Le nuvole”. Un omaggio alla poetica e all’umanità del più grande poeta italiano degli ultimi cinquant’anni. Con “Fabrizio De André. Principe libero“, il regista Luca Facchini ci racconta la biografia del pilastro della musica italiana Fabrizio De André. Il film sarà proiettato in esclusiva in trecento sale italiane, il 23 e 24 gennaio, tre ore imperdibili per gli amanti del Faber e delle sue canzoni.
Coprodotto da RaiFiction e Bibi Film e distribuito da Nexo Digital, il film racconta una parte della vita dell’artista, della sua famiglia, degli amori, della sua passione per la chitarra, e quindi dei primi concerti, il successo, del matrimonio con Dori Ghezzi. Relativo al matrimonio, spazio anche alle riprese nelle località sarde dove l’artista ha passato le sue vacanze prima di essere rapito nel 1979, assieme alla compagna, da agosto fino a settembre. Nonostante però il periodo drammatico, nel film viene raccontato anche il particolare rapporto d’amore con la Sardegna dell’artista: Fabrizio amava profondamente questa terra, se ne stava seduto a lungo ad ascoltare il ruscello, lo ammirava nel suo inesorabile scorrere. Ne risaliva il greto, verso le trasparenti sorgenti boschive. E fece del drammatico evento poesia, con la canzone “Supramonte”. Le scene che segnano questo periodo sono state girate tra Tempio Pausania, Aggius e Santa Teresa di Gallura, e che hanno visto troupe e addetti ai lavori impegnati per ben due settimane. In Sardegna, il Faber sceglie anche di fare l’allevatore nella tenuta dell’Agnata prima del periodo del rapimento.
Il film sarà trasmesso anche in tv, in due puntate, il 13 e 14 febbraio.
«Si tratta di un progetto produttivo realizzato tra Liguria e Sardegna importante e complesso che la Rai ci ha presentato insieme alla Bibi Film. Con tutta la squadra della Sardegna Film Commission abbiamo lavorato per garantire una eccellente accoglienza e una significativa assistenza sui contenuti, grazie alla mediazione della comunità gallurese e della Fondazione De Andrè. Il diretto coinvolgimento degli attori del territorio, la collaborazione delle istituzioni coinvolte e la disponibilità delle maestranze locali hanno consentito di realizzare un nuovo ottimo progetto Made in Sardegna, che grazie all’amore per la nostra isola incarnato da Fabrizio De Andrè promuoverà con forza la Sardegna nel mondo»
Antonello Grimald, presidente della Sardegna Film Commission
Le riprese in Sardegna sono state possibili anche grazie alla Fondazione Sardegna Film Commission, per l’assistenza logistica, l’arruolamento di attori, comparse e professionisti locali.
«L’uscita del film biografico su Fabrizio De André ci consente ancora una volta di ricordare la vita e la straordinaria poesia di uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo che ha scelto la Sardegna e che dall’isola è stato adottato, tanto da considerarlo ormai un sardo come noi. Quest’omaggio assume particolare valore anche grazie al lavoro della Film commission e al contributo di maestranze e attori sardi, coinvolti nella realizzazione della pellicola sui luoghi della vita di De André.»
Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commerco della Regione
Cast principale:
- Luca Marinelli: Fabrizio De André
- Valentina Bellé: Dori Ghezzi
- Elena Radonicich: prima moglie di Fabrizio De André
- Davide Iacopini
- Gianluca Gobbi
- Ennio Fantastichini: Giuseppe De André (padre del cantautore).
Attori sardi coinvolti:
- Michele Carboni
- Gianluca Sotgiu
- Antonella Uras
- Antonio Tintis
- Agnese Garbato
- Giuseppe Boy
- Margherita Vargiu
- Ettore Rosso Chioso
- Adele Porcu
- Fabio Spano Carta
TRAMA:
Fin dall’adolescenza Fabrizio dimostra la sua curiosità speciale, il suo ardore di vita.
Sempre in opposizione all’autorità, in famiglia e a scuola, Fabrizio sviluppa presto una grande sensibilità per le vite degli ultimi. Sentendosi a suo agio più con gli emarginati dei carruggi che nelle feste borghesi degli amici di famiglia. La sua costante irrequietezza trova finalmente un senso quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. È amore a prima vista. Nonostante questo Fabrizio dovrà superare un grande conflitto con sé stesso per accettare la sua vocazione e trasformarla nella sua professione, trovando per questo spesso rifugio nell’alcol.
La continua ricerca di spazio e di tempo per coltivare la sua arte entrano presto in conflitto con i suoi doveri famigliari di marito di Puny e di padre di Cristiano. L’incontro umano ed artistico con Luigi Tenco sarà però fondamentale per lui: uno spazio di complicità nei rovelli dell’arte. Così come la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini. E non saranno gli unici: lungo la sua carriera Fabrizio collaborerà con alcuni fondamentali autori, poeti ed artisti del dopoguerra italiano. Tra gli altri, Paolo Villaggio, Fernanda Pivano e la PFM solo per citarne alcuni.
L’incontro con Dori Ghezzi lo porterà a confrontarsi con le proprie paure e ad abbracciare l’amore, in un senso nuovo di libertà, nella campagna in Gallura, dove nascerà la seconda figlia, Luvi. E dove però si consuma anche la negazione di tutte le libertà, nella vicenda dei quattro mesi del sequestro. Anche in questo caso, De André, riuscirà a trasformare un evento drammatico in grande arte, come Hotel Supramonte.