Scherma – Orgoglio CUS Cagliari: il fioretto maschile va in B1

“Ci siamo sentiti meglio nel finale, nel quarto quarto abbiamo giocato come sappiamo e abbiamo ottenuto la vittoria“. Così il bosniaco nel post-partita, che guarda già a Cremona
CREMONA – Un quarto di deconcentrazione, ad ogni match disputato Dinamo, ormai è ordinaria amministrazione. Nemmeno a Cremona i biancoblù sono riusciti a liberarsi di questo problema cronico che va avanti da inizio campionato. Esso stesso, tuttavia, Sirbo è riuscito a gestirlo, dosando le forze e scatenandosi dal secondo quarto in poi, ma soprattutto mettendo in pratica il proprio gioco – che Markovic ha fatto imparare a memoria – nel quarto finale, quello in cui su tutti si son fatti notare le due B, ovvero Bendzius e Bibbins, con il filotto di canestri che ha aperto la strada al break di 15-0, ed i due lunghi Halilovic e Renfro, capaci di riscattarsi nel loro ruolo, quello di lunghi, con 8 e 7 rimbalzi.
LE PAROLE DI MARKOVIC. Ai microfoni post partita, il ct serbo esalta quindi la prestazione sui due fronti: “Credo che, dopo il primo tempo che nessuno si aspettava andasse così, siamo riusciti a girare la partita nel terzo quarto con la difesa che è cresciuta con il passare dei minuti e con noi che abbiamo trovato più soluzioni in attacco”. Il punteggio del primo quarto, a detta del ct, è bugiardo se si analizza la partita 40′ su 40, ma quel che conta, ora, è aver portato a casa i 3 punti: “Il divario non è realistico per come è andata la gara, ma per noi è una vittoria davvero importante. Ci siamo sentiti meglio nel finale, Cremona è una buona squadra e complicata da battere, nel quarto quarto abbiamo giocato come sappiamo e abbiamo ottenuto la vittoria”
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