Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
Pietro Sanna racconta ‘Il Gioco della Follia’ nel suo nuovo disco
L’ex leader dei Sonos de Manos questa volta canta in italiano. È il nono lavoro del cantautore e chitarrista nato a Roma ma sassarese a tutti gli effetti visto che vive in città da quando aveva 3 anni
Cosa ti ha spinto a decidere di pubblicare un album interamente in italiano?
Dopo aver cantato e scritto in sassarese e sardo, ho sentito il bisogno di scrivere in italiano e allo stesso tempo di scrivere qualcosa di estremamente potente, profondo e crudo. L’ispirazione per questo mio nuovo album nasce da molto lontano.
Quali sono i temi dietro le canzoni di questo nuovo album?
Le tematiche de “il gioco della follia” hanno un filo conduttore predominante, appunto la follia. Dall’omicidio, al suicidio, dallo stupro, all’abuso, dalla paura, alla morte.
Vuoi raccontarci le varie fasi del processo creativo di questo nuovo album, e parlarci degli artisti con cui hai collaborato?
Il processo creativo parte dai primi anni 2000. Nasce dall’incontro con Luca Arteritano, un mio carissimo amico. Uno scrittore, un pittore, uno scultore, una mente geniale, un artista a tutto tondo. Lui mi ha donato le parole di Coltello da pesce e Mannaro, e il quadro della copertina del disco. Da allora in poi ho scritto i testi di Donna sottile, Gesti frenetici, Amica speciale, Acerba bambina, Africa song, La guerra dei giuda, Il gioco. Poi con Daniele Masia ho scritto le parole di Funus e Il coraggioso. Gli arrangiamenti, mixaggio e mastering sono stati curati da Gianluca Gadau. Le musiche sono le mie del disco completamente auto prodotto.
Africa Song è una canzone particolare dai ritmi tribali. È stato prodotto anche un video…
Sì, Africa song è una canzone molto bella e particolare dove ho pensato di fare un video. Ora sto lavorando al video di Funus e ad altre sorprese arriveranno presto.
Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso la musica in questo nuovo album?
Il messaggio che voglio dare con questo album è quello di avere coraggio di parlare e discutere di tematiche così importanti. Tante volte si tende a nascondere la follia invece di affrontarla. In questo album ho voluto affrontare la mia follia interiore.
Perché nella follia c’è la verità assoluta di ogni individuo?
Nella follia c’è la verità assoluta di ogni individuo. In quella condizione non ci sono scuse, non reggono i compromessi, non c’è nulla di giustificabile. Appunto ho voluto dare voce ai perdenti, ai disadattati, alle vittime. Ma anche ai carnefici, agli assassini.
Come immagine di copertina hai scelto un quadro.
Il quadro della copertina è realizzato da Luca Arteritano. È bellissimo, particolare, folle. Non svelo il titolo e di cosa tratta. Ma ‘follia’ è un termine che calza a pennello.