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Paulilatino diventa Woodstock per una sera
L’evento «WOODSTOCK LEGACY» 1969 – 2019, si aprirà con l’esecuzione di ”The Star-Spangled Banner”. Il 13 dicembre, sul palco del teatro Grazia Deledda, Uli Roth degli Scorpions, Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon
Il brano eseguito alla sola chitarra elettrica in completa distorsione, evoca il lancio delle bombe durante la guerra del Viet Nam. Uli Jon Roth degli SCORPIONS con l’esecuzione vuole sottolineare l’attualità di quella storica interpretazione. Percorreremo anche gli anni ’80fino a oggi con Graham Oliver – The Saxon – indiscusso creatore di riff rocciosi con il suo stile chitarristico aggressivo, Paul Quinn – The Saxon – maestro degli assoli metal melodici, il già citato Mario Schiliro’ – chitarrista storico di Zucchero, Piero Leporale, voce dei tour internazionali di Winnie Apice dei Black Sabbath, Emiliano Polizzi, Marco Polizzi, Archelao Micrillo, Mauro Borsetti, Amedeo Bianchi, il famosoarrangiatore di Eros Ramazzotti, del Festival di Sanremo e pilastro della band di Antonello Venditti.Tutti musicisti tra i session-men più quotati a livello europeo, inoltre ci saranno come special guests The Arthmony.
Cinquant’anni della nostra storia
Gli anni 60 sono stati un periodo rivoluzionario, in quegli anni abbiamo la rivoluzione agricola, la modernizzazione della Chiesa cattolica, la rivolta degli studenti che porterà al Maggio 68, alla Primavera di Praga, al Primo Uomo sulla Luna e che ha come ultimo atto illusorio il Festival di Woodstock nel 1969. Il movimento Hippie, corrente di contro-cultura degli anni 60 che tra i mille rivoli di idee e desideri, si concentrava sulla lotta pacifica contro tutte le guerre, vivendo appieno la tragedia della guerra in Viet-Nam e con ancora le ferite della seconda guerra mondiale e la presenza della Guerra Fredda. Quel sogno di 50 anni fà resta vivo nei ricordi quasi come un mito. Quello spirito di «Peace and Love» di uguaglianza e rispetto, desiderato e proposto, gli attori di quegli anni ne stavano già vivendo con la realtà di loro stessi la contradizione. I «figli» di coloro che vissero quegli anni capirono subito il fallimento dei loro «padri» e gli anni 70 furono anni dove la sfiducia s’insinuava nella nuova generazione, alcuni si buttarono nel baratro della rivolta violenta e del terrorismo, altri nella droga. Oggi le guerre sono ovunque nel mondo, in forme tragicamente evidenti o drammaticamente silenziose.
La maggior parte di coloro che vi parteciparono, oggi non sono più con noi, altri hanno un età che gli frena a intraprendere spostamenti faticosi o si sono ritirati dallo show-bizz e alcuni coprono ruoli differenti nell’ambito della produzione musicale. Saranno i figli diretti di quell’evento a prendere parte all’anniversario tributo a Woodstock. Artisti divenuti tali inseguito a Woodstock e che hanno segnato anche loro la storia della musica. Artisti che hanno avuto la possibilità di lavorare con i grandi di quel festival, tra i quali anche il nostro Mario Schilliro’ che ha suonato con il grande Joe Cocker. L’illusione di far parte di un cambiamento epocale, l’illusione che con le parole in musica le guerre sarebbero finite, l’illusione che essere liberi fosse non avere limiti. Woodstock di reale ci ha dato cinquant’anni di musica per sognare.
Chi si esibirà
Uli Jon Roth – The Skorpions – considerato l’erede di Jimi Hendrix,
Graham Oliver – The Saxon – indiscusso creatore di riff rocciosi con il suo stile chitarristico aggressivo,
Paul Quinn – The Saxon – maestro degli assoli metal melodici,
Mario Schiliro’ – chitarrista storico di Zucchero, Amedeo Bianchi, pilastro della musica italiana (storici gli assoli di sax per Antonello Venditti, Fabrizio De André, Edoardo Bennato, Eros Ramazzotti, Francesco De Gregori, Alberto Fortis, Fabio Concato, Mina, Adriano Celentano, Jovanotti, Ornella Vanoni, P.F.M., Pooh, Roberto Vecchioni, Al Stewart, Noel Gallagher, Stewart Copeland, Frank Sinatra Jr, Demis Roussos, Deep Purple.
Piero Leporale, Emiliano Polizzi, Marco Polizzi, Archelao Micrillo, tra i session-men più quotati a livello europeo, ci faranno vivere due ore di musica in un concerto storico e unico.