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Divertimento e primati: due modi diversi di intendere il volo libero a confronto. Classifica XContest Sardegna: SuperZonk verso la vittoria, Mele si riprende il secondo posto in classifica dopo essere stato spodestato due giorni prima dall’amico rivale Spanu
Paolo Salvatore Orrù
Il prato secco del decollo di Bortigali è la cartina tornasole di questa torrida estate sarda. Il mare e le montagne di Cala Gonone sono la cartolina più bella di questa Sardegna inondata di luce e di sole. Due incipit per due eventi diversi: nel Marghine uno sparuto numero di parapendisti si è impegnato a fare la barba ai cumuli che si sono sviluppati ad oltre 3000 metri di altezza. Nelle montagne di Dorgali decine di piloti hanno volato per il solo gusto di volare in un sito altamente spettacolare.
Il nuovo record di Silvio Zoncheddu
Due modi diversi di interpretare il volo. A Monte Santu Padre i protagonisti sono stati 3 piloti molto forti, Silvio Zoncheddu, Marco Spanu che, complice anche l’assenza di Mario Mele dai campi di gara (e anche di qualche altro possibile outsider), si era insediato al secondo posto della classifica XC Sardegna. Mele, due giorni dopo, vola in solitario e va all’incasso di 90 punti, risorpassando l’atleta di Sarroch. Ecco un breve resoconto delle performance dei tre.
Il 12 agosto ’23, Zoncheddu ha stabilito un nuovo record su triangolo FAI. “È il tipo di volo più difficile ed è per questo che gli viene assegnato il coefficiente maggiore rispetto agli altri tipi di volo”, ha spiegato il pilota campidanese, che in questo modo ha infilzato nel suo score 130 punti (i km percorsi sono 81). “La giornata era frizzante con condizioni a tratti impegnative. Ero comunque a mio agio – ha spiegato l’atleta – perché l’ala che sto volando (Gin Gliders Leopard) è secondo me un mix riuscitissimo di prestazioni, sicurezza passiva e semplicità di pilotaggio. Questo mi permette di concentrarmi maggiormente sul volo senza preoccuparmi troppo della vela”.
Un passaggio lo merita anche il suo compagno di uscite termiche: “Con Marco, che secondo me in questo periodo sta tornando in gran forma (63 i km percorsi e 89 i punti incamerati), abbiamo volato spesso affiancati ed è stato fantastico condividere con lui gran parte del volo. In alcuni casi mi è anche stato di grande aiuto nel scegliere le migliori traiettorie durante la performance. Peccato per il forte vento che ha rovinato l’ultima parte del volo. Prossimo obiettivo: triangolo FAI da 100 km”.
Spanu ha avuto anche il plauso di Mario Mele: “Bravo Marco! Hai dimostrato finalmente le tue reali capacità!”. Comunque erano in pochi a credere che Mele avesse già rinunciato al secondo posto, “del resto”, ha detto senza mezzi termini l’amico di tante scorribande aeree, Luca Congiu, “Mario è un guerriero del volo incapace di arrendersi”. E Congiu ha avuto ragione: il pirata dei cieli mamoiadino ha dopo due giorni ha riagguantato il secondo podio. Adesso sono in tanti a credere che molto presto tenti una sortita, magari in solitaria o in compagnia di Congiu e di Nanni Sale, tutti atleti di Bucaentu, per tentare di raggiungere Zoncheddu. E Spanu non starà a guardare.
Mentre i capi classifica XContest si inseguivano nei cieli alti della Sardegna, altri si divertivano a Cala Gonone. Dove grazie alla regia dei ragazzi del club Bucaentu, uno dei più attivi della Sardegna, si è svolta una gara di centro “dove tutti hanno vinto”, racconta adesso Nanni Sale. Che, da grande organizzatore qual è, ci tiene anche ribadire una verità che tutti i parapendisti sardi considerano sacrosanta: “Sarebbe una ottima pubblicità per i comuni dell’Isola investire sulle infrastrutture di questo splendido sport, sempre più in crescita, specialmente per chi ha le montagne a ridosso del mare, come Cala Gonone”. E Buggerru, diciamo noi.
Siamo di fronte a un mondo in movimento, siamo al cospetto di giovani e meno giovani che hanno deciso, scelto scientemente, di affrontare una avventura che può durare una vita, lo dimostra fra gli altri, anche Salvatore “Grinta” Orrù, che in quel Cala Gonone ha mostrato ai più giovani, lui che ha 71 anni, che cosa vuol dire controllare a terra un parapendio con vento sostenuto. Meritano una citazione anche Antonio da Borore e Gavino Muledda capaci di ottime prestazioni anche quando le estati passate sotto il cielo del mondo sono tante. Perché, grazie al cielo sempre più blu e al volo libero la gioventù dura una po’ di più.
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