Serie C – Va bene così, Torres! Fermata l’Entella a Chiavari 1-1

L’artista cagliaritano nel corso della sua carriera è riuscito a amalgamare le esigenze artistiche di Pippo Baudo con l’amore per la scienza di Piero Angela. Con Rossella Faa e Cristina Lanzi prepara lo spettacolo Mi è sparita la valigia
di Paolo Salvatore Orrù
C’è profumo di magia nell’aria! È la primavera che si avvicina o il profumo della pietra filosofale? Un po’ e un po’, e comunque sono due ingredienti sempre presenti negli show di Alfredo Barrago, un illusionista che nel corso della sua carriera è riuscito a mescolare le esigenze artistiche di Pippo Baudo con l’amore per la verità e per la scienza di Piero Angela. City&City, insomma, vi vuole raccontare la storia di chi vive regalando emozioni e suggestioni. Di quale magia stiamo parlando? Magia è un termine che può essere utilizzato anche per indicare un sedicente operatore dell’occulto, ma questo non ci interessa. Molto meglio parlare di spettacolo, di illusionismo (la donna tagliata a metà), di prestidigitazione (dita veloci), di magia comica e di mentalismo «che ora possiamo intendere come l’intuito spinto oltre la soglia dei sensi anche grazie a nuove frontiere come la Programmazione Neuro Linguistica dalla quale attingiamo», ha spiegato Barrago.

Tutte arti che l’artista cagliaritano conosce: è il suo pane quotidiano. «Mi esibisco nelle navi da crociera, nelle piazze, nei resort, negli hotel, nei circhi più importanti, in particolare in piccoli spazi, lì dov’è più facile creare un clima di collaborazione con il pubblico», ha detto l’artista. Che in tivù ci va ancora, ma meno di un tempo, anche perché «la televisione è un po’ la kryptonite (la sostanza che può uccidere Nembo Kid ndr) dei maghi». Meglio, dunque, esibirsi in piccole sale, come per esempio il Teatro Houdinì di Cagliari, una sua creazione, uno spazio che può accogliere solo 60 persone per volta. «Tutto nacque un po’ di anni fa, l’intento era quello di creare una scuola di magia». Si sentiva solo, del resto in Sardegna l’unico mago conosciuto fino ad allora era stato il mago Cesello di Serrenti, “un mito”, ha sostenuto Barrago, ricordando con affetto un artista “storico” che aveva calcato i palchi di tutte le piazze della Sardegna, riscuotendo sempre consensi.
La scuola, messa su nel 2006, ha avuto un grande successo. «Molti dei miei allievi – Magic Stephy, Mycras, mago Lupin (magia per bambini), Prometheus (mentalista) – sono artisti importanti», ha detto soddisfatto. Il mondo della magia è cambiato. «I miei eroi erano Pollock, Silvan, Geller, artisti che hanno saputo ispirare generazioni di illusionisti, oggi però la loro arte non avrebbe mercato: il pubblico desidera qualcosa di più brillante». Erano anche i tempi di Fantastico 7, il primo talent italiano. La trasmissione aveva un padrino (e padrone) d’eccezione: Pippo Baudo. «Era il 1986, partecipare allo show fu una esperienza memorabile, ma anche un periodo di provini estenuanti: ci eravamo proposti in 3000 per 24 posti». Alfredino risultò uno dei prescelti, «lei è ancora in corsa, ma siamo indecisi, venga di nuovo a Roma per riprovare». Uno stillicidio, ma anche una esperienza formativa splendida e utile per trovare scritture e contratti in tutta la Penisola.
L’artista cagliaritano conosce tantissimi trucchi, anche quelli che vengono utilizzati per raggirare il prossimo. In Italia, sono innumerevoli le richieste d’aiuto contro maghi, fattucchiere, astrologhe, sette, ecco perché Barrago si è prestato al Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (CICAP). «Ho messo a disposizione le mie conoscenze a favore del Telefono Antiplagio», ma anche di Piero Angela, «che un giorno mi chiese di mettere alla berlina un tizio che sosteneva di essere capace di camminare sulle acque come Gesù, riuscendo a raggirare un sacco di proseliti paganti». Furono necessari molti mesi di studio, «ma alla fine riuscii a spiegare l’inganno».
Belle cose ieri e belle cose oggi. «Sto lavorando ad un progetto che avrà fra i protagonisti Rossella Faa e Cristina Lanzi». Il titolo dello spettacolo è tutto un programma: “Mi è sparita la valigia”. «Il racconto musicale si ispira a un fatto che mi è accaduto a Nuoro negli anni ’90: mi avevano rubato la valigia e così per lavorare ho dovuto improvvisare utilizzando strumenti, diciamo così, inediti». Le colleghe di percorso sono grandi professioniste. Barrago si sta esercitandosi due volte alla settimana con la Faa, perché il successo è necessario costruirlo giorno per giorno. «Rossella pretende, io pretendo: sono sicuro che alla fine sarà un successo», conclude, non senza, però, invitarci ad assistere al Nothing is Impossible: «Qui utilizzo l’artiglieria pesante, con un programma articolato che porterò in scena anche nella prossima stagione».
1 Comment
[…] ribalta del Teatro Si e Boi che ha ospitato numerosi ospiti: Benito Urgu, Maria Giovanna Cherchi, Alfredo Barrago, Massimiliano Medda, i fratelli Lorrai, Milena Masala (super tifosa rossoblu), Matteo Bruni, il […]