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Morto Angelo Licheri, il soccorritore che tentò di salvare Alfredino Rampi
Un caso che scosse l’Italia, quello che avvenne nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981: il piccolo Alfredino Rampi, scivolò in un pozzo di 36 metri nelle campagne di Vermicino. Angelo, ribattezzato come ‘l’uomo ragno’, si presentò come volontario dopo aver saputo della tragedia e data la sua piccola statura, si fece calare nel pozzo, restando a testa in giù per circa 45 minuti, il tempo massimo consentito dai limiti del corpo umano. Riusci’ ad avvicinarsi ad Alfredino e tentò di allacciargli l’imbracatura per tirarlo fuori, senza però riuscirci a causa della rottura dell’attrezzatura. Tentò così, di prenderlo per le braccia, ma il bambino scivolò ancora più in profondità. Angelo a quel punto fu costretto a risalire in superficie, senza il piccolo.
Una vicenda che ha inevitabilmente segnato la vita di Angelo per sempre. Licheri si trovava ospite nella casa di riposo della provincia di Roma da otto anni, costretto sulla sedia a rotelle e dove di tanto in tanto riceveva visite dei giornalisti interessati ad ascoltare la sua storia. Successivamente le sue condizioni di salute si sono aggravate fino a condurlo al decesso, che è sopraggiunto all’età di settantasette anni. I funerali di Angelo saranno celebrati domani, martedì 19 ottobre, a partire dalle ore 15 nella parrocchia San Apostolo di Tre Cancelli a Nettuno.