Serie C – I nodi vengono al pettine, Torres: gli errori che smentiscono i pronostici da primo posto
Monica Pais, la veterinaria più amata e seguita di Italia, ci racconta il suo ultimo libro
Ecco una piccola anticipazione dell’intervista a Monica Pais che potrete leggere sul prossimo numero di City&City
di Debora Serrau
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Dalla storia del pitbull Palla a quella del maremmano Mano, cosa li accomuna e cosa invece li differenzia?
Ci parli del suo ultimo libro ” Storia del cane che non voleva più amare”.
“Li accomuna il fatto di essere stati abbandonati a loro stessi. Di non essere stati accuditi, aiutati, curati, con il termine più ampio possibile. Li differenzia il fatto che Palla è una cagna per la quale ci sono state centinaia di richieste di adozioni e nessuna invece per Mano. Questa è stata una enorme differenza.
Certamente i cani sono di caratteri completamente diversi. Mano era stato nuovamente abbandonato a se stesso.
Nessuno voleva farsi carico, neanche con il nostro aiuto. Un cane che non poteva stare più in un box di 1×1 metro ma che era sicuramente un cane difficile.
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Per questo, l’aiuto che c’è venuto insperato da parte della persona che ha adottato il cane e che aveva chiesto il nostro aiuto per continuare a seguirlo, una volta che fosse stato a casa sua, ci ha aperto il cuore. Oltre ad aver salvato Mano e avergli dato tutto il tempo di cui aveva necessità per cancellare il ricordo dei maltrattamenti e quanto di male aveva ricevuto dall’uomo, trovarsi pronto ad accettare di nuovo, l’affetto e l’amore degli altri esseri umani che fortunatamente popolano la nostra terra”.