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Lula – Il sito di Sos Enattos è collegato alla dorsale nazionale della ricerca GARR
È stata avviata oggi, 28 settembre, la prima connessione di rete dedicata all’innovativo laboratorio SAR-GRAV che ha sede nell’area della ex miniera di Sos Enattos, a Lula
Il luogo è candidato a ospitare la futura grande infrastruttura di ricerca in Europa per lo studio delle onde gravitazionali, l’Einstein Telescope. I lavori per la connessione del sito alla rete nazionale della ricerca sono stati realizzati grazie alla convenzione tra l’Università di Sassari e GARR, la rete nazionale dell’università e della ricerca, con un finanziamento della Regione Sardegna.
“Il Progetto SAR-GRAV e il collegamento del sito di Sos Enattos alla rete GARR – dichiara Giuseppe Fasolino, assessore della Programmazione della Regione Sardegna. “sono la testimonianza dell’impegno della nostra amministrazione per fare della Sardegna il luogo ideale in cui fare ricerca al più alto livello e un segno concreto del pieno sostegno al processo italiano diretto a individuare la nostra isola come sede dell’Einstein Telescope”.
Il finanziamento regionale di un milione di euro ha permesso di interconnettere la sede del laboratorio SAR-GRAV, situata presso l’ex miniera di Sos Enattos, alla rete nazionale della ricerca GARR, grazie alla realizzazione di un circuito con un lungo segmento in fibra ottica dedicata esclusivamente al laboratorio della capacità iniziale di 1 Gbps.
Con la nuova connessione di rete si rende così disponibile un asset strategico per le infrastrutture di ricerca che potranno essere ospitate nell’area di Sos Enattos, un sito dalle caratteristiche uniche in Europa. Il collegamento sarà gestito dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, capofila della cordata scientifica che sostiene il progetto Einstein Telescope. Con questo intervento è ora possibile offrire connettività a elevata capacità al laboratorio SAR-GRAV, già sede di studi di fisica fondamentale da parte dell’INFN e di geofisica e geologia da parte dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, determinanti per la caratterizzazione del sito ai fini della sua candidatura.
Il progetto per il laboratorio SAR-GRAV, partito nel 2017 col finanziamento della Regione Sardegna di circa 4 milioni di euro, e coordinato dall’Università di Sassari, in collaborazione con l’INFN, l’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Università di Cagliari, ha inaugurato nel 2022 il suo primo esperimento, Archimedes. Inoltre, nell’ambito del PNRR è stato approvato il progetto FABER guidato dall’INGV e finanziato con circa 2,5 milioni di euro, che ha come obiettivo la realizzazione nei prossimi tre anni a Sos Enattos di un osservatorio sismologico unico al mondo. Anche quest’ultimo laboratorio sarà di importanza strategica per il sostegno della candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope.
La connessione del sito di Sos Enattos si integra in una più ampia strategia di estensione e potenziamento della connettività per gli enti di ricerca in Sardegna, che sarà realizzata con fondi del PNRR grazie al progetto TeRABIT. Partito a gennaio sotto la guida dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, e con GARR e CINECA quali soggetti attuatori dell’infrastruttura di rete, in Sardegna TeRABIT realizzerà un anello in fibra ottica di ultima generazione dedicato alla comunità della ricerca, interconnesso attraverso link ottici sottomarini ad altissima capacità alla rete nazionale GARR. La disponibilità di un’infrastruttura regionale in fibra ottica darà una maggiore centralità alla Sardegna grazie all’interconnessione diretta al sistema delle reti della ricerca mondiali per i suoi enti di ricerca e gli atenei ma anche per infrastrutture di ricerca di rilievo internazionale, come il Sardinia Radio Telescope di INAF e il Sardinia Deep Space Antenna di ASI.
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