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L’indimenticabile cantante-attrice, nata a La Maddalena, ha debuttato a teatro affiancando Totò ed Anna Magnani
Dalla musica folkloristica a quella melodica italiana, dall’Opera al Teatro di Rivista, Lia Origoni è stata una delle artiste più importanti ed influenti del panorama teatrale e musicale italiano degli anni Quaranta-Sessanta. Nata a La Maddalena nel 1919, l’arte già le scorreva nelle vene: suo zio, Giacomino Origoni, è stato uno dei primi attori del cinema muto italiano.
Peculiarità indiscussa dell’artista è senza dubbio la varietà di generi toccati, contemporaneamente, nel corso della sua carriera: dal melodico italiano alla canzone romantica francese, fino alle jazz ballad americane. Tale unicità ed il suo innato talento l’hanno resa, probabilmente, la sola interprete dell’ultimo secolo in grado di spaziare tra generi così differenti. Era in grado di passare dalla lirica al canto popolare con estrema disinvoltura. Da non dimenticare le sue performance in più lingue: italiano, spagnolo, francese e finanche tedesco.
Lia Origoni: la carriera
Lia decide di dedicarsi al canto giovanissima e nel 1938 vince la borsa di studio del Teatro dell’Opera di Roma.
Nel dicembre del 1940 debutta al Teatro Quattro Fontane di Roma, nello spettacolo di Teatro di Rivista “Quando meno te l’aspetti” a fianco di due icone dello spettacolo e del cinema italiano: l’intramontabile Antonio de Curtis, in arte Totò, e la grande Anna Magnani.
In breve tempo, si rivelerà una delle cantanti di maggior talento del suo tempo, tanto da raggiungere la fama anche oltreoceano. Infatti, l’artista di origine maddalenina collezionerà un elevato numero di partecipazioni nei più importanti spettacoli teatrali, ottenendo numerosi ruoli di rilievo. Tra i tanti, ha interpretato Flora ne La Traviata, recitando al Teatro Alla Scala di Milano.
Nel 1948 accetta la proposta della Rai di partecipare ad una serie di trasmissioni radiofoniche, che proponevano canzoni folkloristiche da tutto il mondo. Successivamente, torna ad affiancare Totò nello spettacolo “Bada che ti mangio” con un ruolo da protagonista.
Nel 1950 vinse il premio “Maschera d’argento” 1949-1950 per la categoria voce.
Nel 1964 ha salutato il pubblico con una serie di concerti classici e negli anni Ottanta è tornata a vivere nella sua isola, La Maddalena.
Qui l’artista, nella sua casa, si è occupata della digitalizzazione delle registrazioni delle sue esibizioni, perché non andassero perse e per mettere la sua opera a disposizione di tutti. Le sue performance sono, infatti, disponibili su Internet: la cantante era presente, e molto attiva, anche sui social.
Lia Origoni, orgoglio sardo che ha segnato l’arte del Novecento, è venuta a mancare nell’ottobre 2022, all’età di 103 anni.