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Roberta Lanfranchi sotto processo mediatico dopo lo sketch di Paperissima Sprint contro i sardi
Quando gli stereotipi ti si ritorcono contro
In uno sketch di Paperissima Sprint, andato in onda il 13 febbraio sera, si presenta in scena un pastore sardo di nome “Urgu” che si rivolge alla conduttrice Roberta Lanfranchi pronunciando alcune frasi in dialetto sardo. Lanfranchi, dal canto suo, si lamenta della puzza di formaggio nella pascolo altoatesino, mentre il Gabibbo, personaggio di punta del programma, invita Urgu, il pastore “bassoatesino” che, a suo dire, “si lava una volta ogni lustro”, ad uscire di scena per poter finalmente respirare di nuovo. Insomma, un teatrino basato su pregiudizi che non fanno che alimentare un’idea sbagliata sulle persone che vivono nella nostra meravigliosa isola.
Non sono tardati ad arrivare i commenti a tal proposito: una bufera mediatica si è riversata sulla conduttrice Lanfranchi, che ha deciso di pubblicare un video sulla sua pagina Facebook per parlare della vicenda. Queste sono le sue parole: «Io non ho detto che i sardi puzzano, perché non lo penso. Dalla mia bocca non è mai uscita una cosa del genere. Ho amici e collaboratori sardi, non avrei mai potuto dire una cosa del genere, mi dispiace che la cosa sia stata travisata, era una gag. L’odore era sul personaggio, non voleva essere un insulto, non voleva essere un’offesa per nessuno. Non l’ho detto e non lo direi mai». Non si sa se siano scuse sincere o se il video fosse solo un mezzo per giustificarsi, ma nel frattempo c’è già chi la difende.
Di seguito il link al video:
https://www.facebook.com/robertalanfry/videos/357183999606840/
Che Canale 5, rete televisiva Mediaset, sia un contesto in cui gli stereotipi sono ancora largamente utilizzati per “far ridere” è una cosa risaputa, anche se forse non è il caso di drammatizzare troppo. Di recente, sempre un programma di Canale 5, Striscia alla notizia, fu travolto da dalle critiche quando i due presentatori, Gerry Scotti e Michelle Hunziker, hanno voluto “rappresentare” la comunità cinese, strizzando gli occhi con le dita e sostituendo la ‘r’ con la ‘l’.