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Nel 1975 una tragedia ha scosso Sassari quando la vita di due giovani, Ettore Angioy e Jole Ruzzini, si è conclusa in modo drammatico
Ettore, un ragazzo di 17 anni residente in via Togliatti e studente del terzo anno dell’istituto per geometri, ha preso una decisione fatale dopo la morte della sua fidanzata, Jole, di soli 15 anni, che studiava presso l’istituto per ragionieri.
La vicenda ha avuto inizio la sera di un sabato del 1975, quando Jole è deceduta a causa di una grave forma di leucemia, una malattia che la affliggeva da tempo. La notizia della sua morte ha profondamente colpito Ettore, che pochi istanti prima del tragico evento si era rivolto a un sacerdote, esprimendo il suo desiderio di porre fine alla sua vita nel caso in cui Jole fosse scomparsa.
Un Domenica notte del 1975 , in un momento di disperazione, Ettore aveva deciso di gettarsi da Ponte Rosello. Il suo corpo è stato scoperto solo il giorno successivo, quando alcuni passanti, notando la scena, hanno allertato le autorità. In una tasca dei suoi pantaloni è stato rinvenuto un biglietto che spiegava le ragioni del suo gesto, un ultimo messaggio che ha rivelato il profondo legame tra i due giovani.
Il padre di Ettore, Pier Luigi, si è presentato in questura per denunciare la scomparsa del figlio, ignaro del tragico destino che lo attendeva. La macabra scoperta è avvenuta nella mattinata del Giorno dopo , quando i soccorritori della Croce Verde hanno trovato il cadavere del giovane raggomitolato accanto a un cespuglio, sotto la prima arcata del ponte. Gli accertamenti medici, condotti dal sostituto procuratore Dottor Porqueddu e dalla dottoressa Marina Turletti, non hanno evidenziato ferite gravi, a parte una contusione allo zigomo.
La notizia della tragedia ha attirato l’attenzione di molti curiosi, che si sono radunati attorno al ponte, spesso senza alcun rispetto per la situazione. Il corpo di Ettore è rimasto esposto per ore, mentre amici e familiari cercavano di affrontare il dolore della perdita. Un amico ha raccontato di come, dopo aver cercato di consolarlo, Ettore fosse scomparso in un momento di distrazione. Il chitarrista Ivano Michetti dei Cugini di Campagna venne a conoscenza della storia e scrisse nel 1975 la canzone Preghiera, tratta dall’omonimo album.
Il messaggio finale di Ettore, scritto in modo ordinato su un foglio di quaderno, ha colpito chiunque lo leggesse. Rivolto agli amici e alla famiglia, esprimeva il suo senso di impotenza e disperazione: “Ci conoscevamo da pochi mesi ma non posso vivere senza di lei”.