Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
Dinamo, la parola ai tifosi
La nuova stagione dei campioni d’Italia tra passato, presente e futuro
- Dinamo… uguale ?
- Come hai vissuto le ultime stagioni dei tuoi beniamini?
- Aspettative e speranze per il prossimo futuro?
- Un ricordo che porti nel cuore…
- Il miglior giocatore che ha vestito la casacca biancoblù?
- Un saluto ai nostri lettori
Le risposte dei tifosi
- Eterna giovinezza.
- Sono in dubbio fra un “crescendo rossiniano” oppure un “cosciente delirio”.
- Una continua e significativa partecipazione ai play off scudetto, senza sfigurare in Eurolega. In Coppa Italia una conferma del detto popolare “non c’è due senza tre”.
- Un flash in gara 7 con Reggio Emilia: quando il tiro da tre di Polonara è sputato dal ferro ho rivisto il tiro da tre di Brian contro Cantù che ci ha negato una meritata semifinale play off; l’ immediata successiva tripla di Logan mi ha dato la certezza: Giustizia è stata fatta.
- Non voglio fare torto a nessuno dei nostri eroi del triplete che insieme ai cugini Diener, a Bootsy e ai tanti che li hanno preceduti nel periodo della A, accomuno in un unicum esclusivamente da amare in toto. Ne scelgo uno della vecchia Lega 2: Anthony Frederick, un giocatore a mio avviso fantastico, tanto spettacolare quanto sfortunato, al quale affidare sempre l’ ultimo tiro con la certezza che non l’avrebbe sbagliato mai.
- Spero che la Dinamo continui a fare da catalizzatore di energie positive per la nostra città e per la nostra Sardegna e che continui ad essere un esempio di coesione, solidarietà, spirito di gruppo da imitare. Perché è vero che una partita di basket, in fondo in fondo, è pur sempre solo una partita di basket da vivere come una festa e in allegria, ma il basket è una grande metafora della vita dal quale apprendere grandi insegnamenti. Quindi vi aspetto al Palazzetto per continuare a gridare insieme a squarciagola: Forza Dinamo sempre e comunque!
- Dinamo uguale passione, gioia, spettacolo, ma anche tanta sofferenza, “sofferenza” in senso sportivo naturalmente.
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Le ultime stagioni della Dinamo sono state qualcosa di non facilmente descrivibile. Per chi segue la Dinamo da tanti anni e quindi è passato dalla gavetta della C, poi B, B1, finalmente A2, tanti anni di lotte per restare in quel bellissimo campionato, poi la retrocessione e tre anni dopo di nuovo nel basket importante… poi è cambiato qualcosa ed è stato un susseguirsi di annate fantastiche, stagioni sportive che ogni tifoso vorrebbe vivere, ogni anno si gioiva e si pensava che chissà l’anno prossimo, non sarà facile ripetersi… e invece ogni anno meglio di quello passato, fino allo scudetto, cosa che nemmeno nei sogni più nascosti di uno di noi, eppure siamo CAMPIONI D’ITALIA!
- Non sarà facile ripetersi… e ho detto tutto 😉
- L’atto di fede dei tanti sassaresi quando lanciammo la raccolta fondi per salvare la Dinamo che rischiava di essere venduta a Capo D’Orlando, potrebbe sembrare una cosa scontata ma il gesto fu apprezzato anche da tante altre tifoserie italiane che ci presero come esempio.
- Senza ombra di dubbio Travis Diener, è stata una bella fortuna poter assistere alle sue giocate in maglia Dinamo.
- Mi raccomando, armatevi di pazienza e godetevi lo spettacolo giornata per giornata, tanto conta solo l’ultimo mese e un paio di date a settembre e febbraio, tutto il resto è allenamento 😉
- Amore, passione,sacrificio, dedizione e tenacia.
- Emozione, entusiasmo, ansia e alla fine con enorme felicità.
- Sono consapevole del fatto che sarà estremamente difficile ripetersi, mi aspetto, ma soprattutto desidero, in primis che i giocatori onorino sempre la maglia, impegnandosi al 100% e dando sempre il loro meglio (cestisticamente parlando), così che si possano ottenere i risultati ambiti anche se magari non numericamente uguali a quelli dello scorso anno. Ultimo ma non meno importante, spero fortemente che si stabilisca tra la squadra e i tifosi un feeling reciproco di affetto ed entusiasmo che possa spingerci insieme a raggiungere la “meta”.
- Sono principalmente 3, in ordine di importanza: 1) promozione in A1 (13/06/2010); 2) le lacrime di Travis Diener nel giorno del suo addio alla carriera durante il commiato dal pubblico; 3) la vittoria scudetto contestualmente alla proclamazione di CAMPIONI d’ITALIA.
- Il mio caro e sfortunato amico Anthony Frederick e Dallas Comegys.
- Iniziate e/o continuate a sognare bianco blu!
- Passione, senso di appartenenza alla città, alla tua terra, orgoglio.
- Come un sogno, come un bambino che dopo tanto chiedere a Babbo Natale all’improvviso vede esaudite tutte le sue letterine. Anzi no ne manca ancora una… battere nuovamente Milano.
- Non perdere mai la passione per la Dinamo. La mia preoccupazione è che la città si abitui a vincere e si disinnamori quando non si vince. Se non la ami quando perde non amarla quando vince. E poi spero che per tutto l’anno si possa vedere lo stesso entusiasmo delle partite dei play off: il pubblico era un unisono con la squadra, quest’ultima traeva energia dalla spinta del pubblico e viceversa. Troppo spesso ho assistito ad un Palas freddo e critico a priori.
- Tanti, troppi ma ne cito uno su tutti: la vittoria a gara 7 a Milano quest’anno in semifinale, chi mi conosce sa perfettamente il perché.
- Sono tanti, non è facile rispondere… vado di getto: Shane Lawal, per carisma, voglia e grinta oltre che per le sue caratteristiche tecniche.
- Per anni sono stato in curva a trascinare il pubblico del Palas. Ora il mio posto è cambiato. Lascio spazio agli altri, sperando che ci mettano la stessa passione, la stessa voglia e il cuore che ci ho messo io per tanti anni.