Diversi ma (ugualmente) campioni: a tu per tu con Gian Pietro Simula dell’Asinara Waves
La mappa non è il territorio

di Alessandra Puggioni
Mental Coach e Counselor Professionista
La nascita delle PNL ha cambiato l’approccio alla comunicazione
Quante volte ci arrabbiamo perché sentiamo di non essere capiti o non riusciamo a farci capire dagli altri? La maggior parte dei disagi personali, professionali e dei conflitti è dovuta a difficoltà comunicative e relazionali. Ma perché è così difficile comunicare con gli altri?
Per trovare una risposta a questa domanda e capire cosa si nasconde dietro una comunicazione efficace, si dovrebbe prendere consapevolezza di una questione tanto banale quanto spesso sottovalutata: al mondo ci sono circa sette miliardi e mezzo di persone e, tra queste, non esiste una persona perfettamente identica all’altra. Siamo tutti “pezzi unici”. Persino due gemelli, che possiedono lo stesso patrimonio genetico, non sono uguali. Ogni persona è resa unica dalle proprie caratteristiche di personalità, dall’educazione ricevuta, dalle esperienze passate, dai propri valori, convinzioni e da molti altri fattori e variabili. Ebbene, cosa c’entra tutto questo con la comunicazione? C’entra in quanto tutti questi fattori individuali fungono da filtri attraverso i quali interpretiamo la realtà. In sostanza, ogni individuo possiede una “mappa”, una visione soggettiva del mondo, ha cioè un suo modo di vedere le cose e reagire agli eventi.
Tra il 1960 e il 1970, presso l’Università della California a Santa Cruz, il matematico Richard Bandler e il linguista John Grinder cominciarono a studiare e ad analizzare gli schemi di comportamento e di azione di tre terapeuti che, per via delle loro eccezionali capacità comunicative, ottenevano grandi risultati con i loro pazienti: il terapeuta di scuola Gestalt, Fritz Perls, la terapeuta della famiglia, Virginia Satir e il presidente fondatore della Società Americana della Ipnosi clinica, Milton H. Erickson. Da questo studio e sotto la supervisione dell’antropologo Gregory Bateson, nasce la PNL.
Acronimo di “Programmazione Neuro Linguistica”, la PNL è una metodologia di sviluppo personale volta a facilitare il cambiamento, tramite un insieme di tecniche e strumenti relativi alla comunicazione, alla percezione e all’esperienza soggettiva.
Dicono i fondatori Bandler e Grinder:
“Vi è un’irriducibile differenza tra il mondo e l’esperienza che ne abbiamo. Noi esseri umani non agiamo direttamente sul mondo. Ciascuno di noi crea una rappresentazione del mondo in cui vive; creiamo cioè una mappa o modello che usiamo per originare il nostro comportamento. La nostra rappresentazione del mondo determina in larga misura l’esperienza del mondo che avremo, il modo in cui lo percepiremo, le scelte che ci sembreranno disponibili vivendoci dentro”.
Applicando questi concetti alla comunicazione, mettiamo che tu stia discutendo con un amico riguardo una questione e che siate in totale disaccordo, probabilmente penserai: “Ma come fa a non capire? È così chiaro! Che testardo”. Sappi che il tuo amico starà pensando la stessa identica cosa e che probabilmente avete entrambi ragione. Ergo, state semplicemente valutando la situazione da due prospettive diverse, ognuno attraverso la propria mappa.
Concludendo, se quello che vuoi è comunicare al meglio con i tuoi interlocutori dovresti in primis sforzarti di comprendere che la realtà che vivi non è oggettiva ma è solo la tua interpretazione, la tua visione. In secondo luogo, dovresti avere l’apertura e la flessibilità mentale per entrare nella mappa dell’altra persona, provare a comprenderla approfondendo, facendo domande e non dando niente per scontato, perché il nostro mondo interiore è completamente diverso da quello di chiunque altro.