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La Fondazione Maria Carta in Olanda per parlare della Sardegna
La Fondazione Maria Carta ha partecipato sabato scorso ad Arnhem, città dell’Olanda, a un convegno dedicato alla grande artista di Siligo, organizzato insieme al locale Circolo Sardo “Amici mediterranei”
Un rapporto di collaborazione che così si rafforza, nel solco di una delle missioni della Fondazione stessa, la valorizzazione della presenza dei sardi fuori dall’isola. Solo una settimana fa, il 4 settembre, il Circolo di Arnhem era stato tra i protagonisti a Siligo della ventesima edizione del Premio Maria Carta.
Nell’occasione, il presidente del sodalizio, Mario Agus, aveva ritirato il prestigioso riconoscimento, che ogni anno viene attribuito anche a uno dei circoli di emigrati sardi costituiti in Italia o all’estero.
L’evento di sabato 10 settembre, ospitato nella prestigiosa Stadsvilla immersa nel verdissimo parco Sonsbeek e introdotto dal presidente del circolo Mario Agus, componente della Consulta regionale dell’emigrazione, ha visto la partecipazione del presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras, del segretario Antonio Carta, nipote di Maria, e del giornalista Giacomo Serreli, presidente del Comitato scientifico della Fondazione nonché autore nel 2019 di un libro, esaustivo e ricco di notizie inedite, sulla grande artista di Siligo.
Si è parlato di Maria Carta, la cui fama è tuttora ben presente nelle comunità sarde fuori dall’isola, ma anche del ruolo delle donne sarde nel mondo dell’emigrazione. In occasione del convegno sono state allestite alcune riproduzioni dei pannelli del museo della Fondazione a Siligo, con foto, locandine cinematografiche e altre immagini di Maria. Al termine, spazio alla musica e ai balli della Sardegna, con “Sonos in cumpanzia” e il Gruppo Folk Pro Loco di Uta.
«La nostra presenza conferma l’importanza che riconosciamo agli emigrati sardi nel mondo – ha detto il presidente Leonardo Marras –. Uno degli obiettivi della Fondazione è proprio questo. Del resto Maria, con le sue canzoni, era stata davvero l’ambasciatrice della musica, del teatro e dell’identità sarda».
In Olanda, in particolare, esistono tre circoli riconosciuti, a Maastricht, Sittard e Arnhem, e ci sono 16 mila sardi, il gruppo più consistente di emigrati italiani. Arnhem, a pochi km dal confine con la Germania, è un centro di 156 mila abitanti capoluogo della regione della Gheldria (Gerderland).
Non è finita qui. Il prossimo 8 ottobre la Fondazione sarà nuovamente in Olanda, ospite dell’Istituto italiano di cultura di Amsterdam, per parlare del progetto Freemmos, dedicato al fenomeno dello spopolamento che sta interessando vaste aree dell’Europa, non solo quindi la Sardegna. Un’emergenza che tocca l’intero continente, ma di cui non c’è ancora piena consapevolezza.