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LBA – La Dinamo esorcizza il Taliercio: pirotecnica vittoria con il Venezia, aggancio in classifica ai lagunari
Primo successo in trasferta di questo campionato: Halilovic bomber, ma espulso assieme a Renfro, avanti di 12 nel terzo quarto la Dinamo viene rimontata, ma il cuore, gli italiani e Bibbins guidano la controrimonta. Ora testa a Le Portel e Reggio Emilia
VENEZIA – Non è un sogno, è tutto vero: la Dinamo ha alzato veramente il proprio livello, contro il Venezia è arrivata la conferma della continuità. Mai in stagione i biancoblù hanno vinto due partite di fila, e stasera è successo: Taliercio – seppur come contro Pistoia e Bilbao sul filo della tensione fino all’ultimo secondo – esorcizzato, Venezia raggiunto, nonostante le espulsioni dolorose di Halilovic e Renfro per 5° fallo ed un Bendzius a rischio fino all’ultimo minuto, ma per certi versi decisivo in un ultimo minuto tipico di un big match degno di tal nome. Decisivo come lo son stati tutti gli italiani, segno che il desiderio di molti tifosi che Markovic valorizzasse tal batteria è stato esaudito e con ragione, da Cappelletti con la mano bollente da 2 a Vincini top sia in attacco che in difesa, ed un Bibbins che è il simbolo di cosa voglia dire crescita, sia personale che della squadra. Prima vittoria in trasferta per Sirbo: ora sì che si può iniziare a sognare.
BREAK DINAMO. In un big match, solitamente, la prima legge è “mai rinunciare ai top player”. Ecco appunto: Ennis nel quintetto di Spahjia, Halilovic in uno starting five quasi tutto internazionale biancoblù, che però vede Veronesi – merito della fiducia di Markovic – titolare per il secondo match consecutivo. Il lungo apre la gara con due punti, Kabengele risponde con una tripla. Il match si fa dunque equilibrato, finché Fobbs e Veronesi non salgono in cattedra, firmando un parziale di 0-13 che costringe Spahjia a chiamare timeout. Sul 7-19 per la Dinamo è Casarin a interrompere la serie con un 1/2 dalla lunetta, seguito da Kabengele e Parks che sfruttano il bonus esaurito di Sassari. Tessitori e Halilovic segnano per la Reyer, ma un canestro allo scadere di Cappelletti chiude il primo quarto sul 17-26.
HALILOVIC TOP. Come detto all’inizio, la benzina della macchina, anzi, del tir Dinamo è Halilovic, che assieme a Cappelletti allunga il vantaggio della Dinamo, fino ad addirittura 15 punti di vantaggio (36-22). La partita si fa intensa con schiacciate e contropiedi, e il punteggio rimane serrato. Venezia avvia il recupero solo al 6′, con un canestro di Parks e una tripla di Wiltjer. Nulla che possa scalfire il controllo della Dinamo, mantiene il controllo, contro una Reyer nervosa, aggettivo ampiamente provato dal doppio tecnico (con conseguente espulsione) di Spahija per incessanti proteste. Wiltjer e Kabengele da 3 firmano la reazione, Tambone sfodera una nuova magia da oltre l’arco (e pure dall’angolino), che vale il 37-47 all’intervallo.
RIMONTA E CONTRORIMONTA. Senza la sua guida tecnica, la Reyer entra in campo a inizio ripresa con una sola guardia: Tyler Ennis, a fine partita anche bomber assoluto del match (con 20 punti). Nonostante un fallo alquanto insensato di Bibbins, rimpiazzato da Cappelletti, Sassari sembra gestire il vantaggio, finché però uno scatenato Ennis e Parks riducono il distacco per Venezia. Con un break di 11-0, la Reyer passa avanti, ma Fobbs risponde subito. Tessitori e Bibbins si scambiano canestri, e il terzo quarto si chiude sul 58-58. Nell’ultimo quarto, Halilovic e Fobbs mantengono il vantaggio per Sassari, nonostante le risposte di Ennis. La partita resta equilibrata fino agli ultimi minuti, con entrambe le squadre a segno. Cappelletti e Bendzius sigillano la vittoria per la Dinamo con i liberi finali, chiudendo la partita sul 78-84.
DINAMO SASSARI 84
DINAMO: Halilovic 13, Bendzius 8, Veronesi 3, Bibbins 19, Fobbs 19, Tambone 3, Cappelletti 11, Sokolowski, Renfro 4, Vincini 4, Trucchetti, Piredda.