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Una straordinaria iniziativa sociale potrebbe arrivare a Sassari
Il nome di Mario Furlan vi suggerisce qualcosa? Qualcuno si concede un sorriso di compiacimento, se è legato al mondo interessante della motivazione psicologica. Questo bel signore alle porte dei cinquant’anni è un docente universitario ed uno scrittore, un life coach ed un istruttore di primo livello. Dalla sua nativa Albissola Marina – e dopo il liceo classico a Savona – ha vissuto una breve e turbolenta stagione di contestazione studentesca e simpatie estremistiche di natura anarchica, prima di aprire gli occhi ed abbracciare una filosofia marcatamente pacifista ed improntata alla fratellanza universale ed al rispetto per ogni forma di vita.
E’ nato così lo studioso di motivazione e crescita personale, che trasmette il proprio sapere nella comasca Università-Campus di Novedrate, a Roma ed a Messina, dopo una breve esperienza alla Cattolica di Milano. I suoi libri sono dei best-sellers. Dopo il fulminante esordio di “Risveglia il campione in te!” , sono arrivati “Donne basta paura”, “Vivere da Angeli” – apologia della gente di cuore contro un mondo privo di scrupoli – ed il più recente “Tu puoi!”, con una marcata connotazione autobiografica. Scrive per “Il Giorno” e “Tgcom24”, ed ha una striscia quotidiana in un importante network radiofonico italiano. Mario Furlan ha creato il Wilding, una forma di autodifesa che libera gli istinti primordiali e selvaggi per riscoprire se stessi. Insegna le tecniche raffinate del Krav Maga e dello Jeet Kune Do, con implicazioni psicologiche nei riti dell’autodifesa personale.
Si è occupato di mille cose di grande valore, come i diritti dell’infanzia violata costretta a rubare e prostituirsi dalla malvagia opera degli adulti; o la prevenzione contro le ignobili sevizie agli animali. Ha curato l’assistenza ai clochards della metropoli lombarda, attraverso la creazione della generosa casa Silvana: un dormitorio aperto ventiquattro ore, capace di ospitare famiglie intere ed animali domestici con l’indispensabile viatico della carità umana. Ogni anno Mario organizza alla Stazione Centrale meneghina la giornata della preghiera multireligiosa, che unisce nella misteriosa ricerca del divino ebrei e mussulmani, cattolici e valdesi. Questo grande apostolato di impegno civile è stato premiato dal Rotary e dall’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano. La sua vulcanica attività di proselitismo ha generato il premio “Il Campione” dedicato a personaggi noti coinvolti nella solidarietà. Ricordiamo tra questi il pilota Alex Zanardi, la giovane e bella attrice Sarah Maestri, i campioni del calcio Toldo e Zambrotta e l’inviato di “Striscia la Notizia” Edoardo Stoppa.
Ma l’opera più straordinaria è un’altra. Ha inventato i City Angels. Ora tutti riescono a legare quel volto apparentemente sconosciuto ad un progetto sociale epico, che tutta l’Italia conosce ed ammira. La lodevole ONLUS laica di Mario Furlan ha raggiunto i suoi primi vent’anni, con un bilancio di progressiva fiducia e di amore della gente dopo le perplessità iniziali delle istituzioni locali. La divisa prevede scarpe nere ed il basco blu dell’ONU, ed una pettorina per gli ausiliari tra i 18 ed i 45 anni, metà dei quali sono donne. Nelle loro ronde pacifiche prestano aiuto ai barboni ed agli anziani, ai deboli ed ai bambini, agli animali feriti ed alle vittime dei mille casi di alcoolismo e tossicodipendenza di una metropoli.
Dopo ventiquattro lezioni e tre mesi di addestramento i City Angels hanno nozioni di psicologia e pronto soccorso adeguate, e sanno prevenire con calma la microcriminalità, qualche volta aiutando le forze dell’ordine al fermo di un delinquente, prima di offrire assistenza ai detenuti. La selezione è molto rigorosa: solo due dei dieci ausiliari delle prime esperienze di volontario svestono la pettorina ed indossano la divisa. Gli Angels sono disseminati in tante parti dell’Italia: a Milano e Roma, Torino e Firenze, Venezia e Rimini, Palermo e Messina, Bergamo e Novara, Como e Varese, Campomarino in Molise, Parma e Lecce. Sono arrivati nel Canton Ticino della Svizzera, ed agiscono a Lugano. In Sardegna ci sono i volontari di Cagliari. Ora Mario Furlan reduce da uno stage di autodifesa nel nostro capoluogo – sogna di introdurre Sassari tra le sedi italiane dell’iniziativa.
L’intervista
Come spiegheresti in poche ed efficaci parole il significato della parola motivazione? Quali tecniche e messaggi interiori racchiude la tua missione di docente?
Etimologicamente motiv-azione significa trovare il modo per agire. Non esistono le persone pigre, ma semplicemente le scarsamente motivate. Non riescono ad agire soltanto perché non hanno ricevuto una motivazione abbastanza forte per ripartire.
Quale è stata la vera rivoluzione dei City Angels? Cosa manca al tuo progetto sociale per completare l’opera?
I City Angels – volontati in casco blu e giubba rossa – sono la prima organizzazione di volontariato dell’emergenza nella strada. Aiutano i senzatetto e prevengono la criminalità, portano le borse della spesa agli anziani ed accompagnano i turisti stranieri al loro hotel. Non manca niente al progetto, ma solo una capillare diffusione del fenomeno. Anche la vostra Sassari potrebbe accogliere questa iniziativa.
Che cosa è rimasto del ragazzo irrequieto di ieri nella vita odierna di Mario Furlan? La tua maturazione ha schiuso un nuovo mondo?
Qualcosa del ragazzo di ieri è rimasta: sono sempre un passionale. Ma prima sfogavo con la violenza ottusa, ed ora l’adrenalina è incanalata verso le azioni positive di aiuto e consolazione. La soddisfazione più grande è lasciare al mondo una traccia di amore. Qualcosa che sopravviva a noi.
Che genere di pubblico è attirato dai tuoi libri, Mario? Come ami divulgare la tua opera di scrittore?
I miei lettori sono soprattutto giovani e donne. I primi hanno il bisogno di cercare la strada giusta nella vita. Le donne – molto più di noi uomini – sono capaci sempre di mettere in discussione la propria esistenza. Uso tutti i sistemi utili per veicolare le mie opere, ed ogni canale mediatico ti fa raggiungere un certo pubblico. Collaboro con Metro e TGCom 24, ed ho il mio spazio su facebook. Ogni strumento è buono per la causa.
Dopo Cagliari, ora vuoi portare i City Angels a Sassari. Che cosa ti ha colpito del nostro territorio? Dall’esterno, quale ti sembra la realtà più difficile da combattere?
Sassari presenta una lunga e nobile tradizione di attivo volontariato, ed è una realtà che ho avuto il piacere di conoscere durante il mio corso di Wilding, nella palestra del vostro Maestro Angelo Sanna. Della realtà sassarese mi sembra che la prevenzione della criminalità sia un aspetto minore, è un territorio tranquillo. Ma ci sono realtà di disagio sociale, e quindi le nostre attenzioni andrebbero verso gli homeless ed i deboli.
Volete sapere qualcosa di più intorno a questo mondo straordinario? Scrivete a italia@cityangels.it.
Andrea Loi
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