Serie D – Latte Dolce Sassari – Paganese 0-1: gol su rigore Faella
Dinamo a rotoli
La sconfitta a Caserta domanda una scossa all’ambiente
Non è più il caso di indugiare.
Non servono le analisi tecniche ed il costante monitorare di uno spogliatoio improvvisamente disunito.
Anche a casa della cenerentola Caserta di Vincenzo Esposito il Banco cede ignominiosamente, dopo essere stato in testa per tutto l’incontro.
Adesso scivola al quinto posto della Regular Season, superato dalla coesa e sorprendente matricola Trento.
Con questo amaro finale si preparano dei play-off in salita – ed all’insegna di una cupa depressione – dopo un trionfale inizio di stagione con due coppe scintillanti
La squadra ha evidenti problemi di tenuta psicologica, e non è certo colpa del bravissimo Meo Sacchetti. Qualcuno gioca svagatamente per se stesso ed altri giocano al ruolo di genio incompreso: servono un paio di chirurgici innesti ed un paio di cambi per un elettrochoc che scuota la squadra dalla catalessi.
La Dinamo odierna non ha un play vero e soffre ai tabelloni: ieri è stata sovrastata da Ivanov e Domercant, dopo che Lawal e Mbodj si sono caricati di falli nel primo e secondo quarto.
Dyson e Logan fanno punti, ma perdono palle preziose e sembrano avulsi.
C’è poco da salvare, ed anche Sanders e Brooks non stanno rendendo secondo le attese.
Che succede?
Prepariamoci a qualche clamoroso taglio e ad un paio di innesti da elettrochoc.
E’ arrivata l’ora, oppure la squadra di Stefano Sardara si prepara ad una fase finale del torneo – largamente prenotato dall’imbattibile Milano – in un amaro ruolo di comparsa.
Juve Caserta 94 – Dinamo Banco di Sardegna 87
( 19-24, 19-24, 26-20, 30-20)
Juve Caserta: Mordente 8, Domercant 12, Antonutti 19, Vitali 13, Tommasini, Michelori, Capuano, De Francisci, Moore 12, Tessitori 2, Scott 12, Ivanov 16. All. Enzo Esposito.
Dinamo Sassari: Logan 16, Sosa 10, Formenti, Sanders 12, Devecchi, Lawal 9, Chessa, Dyson 17, Sacchetti 11, Mbodj, Vanuzzo, Brooks 12. All. Meo Sacchetti.
Arbitri: Carmelo Paternicò, Gianluca Sardella e Fabrizio Paglialunga.