Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
JACK È ANCORA NEL GRUPPO
Devecchi da dodici anni alla Dinamo: «Il mio futuro? In Sardegna»
<<Consideratemi già dei vostri per l’anno prossimo>>. Tra gli occhi increduli e luccicanti degli organizzatori del torneo di basket Villasimius a canestro, le parole di Jack Devecchi vengono accolte da applausi e larghi sorrisi. Ospite d’onore e divertito speaker del torneo, trova il tempo di scambiare due parole con la redazione di City&City. Confermando la disponibilità che lo contraddistingue.
Ci accoglie rilassato e sereno, appena rientrato… dal Perù! <<Con mio fratello siamo partiti da Lima e abbiamo percorso il viaggio che facevano secoli fa gli Inca. Un’esperienza indescrivibile. Zaino in spalla e tanti km, non mi piace star sdraiato al sole, ma girare il più possibile>>. Peculiarità di un ragazzo arrivato a Sassari adolescente, diventato uomo e bandiera di una squadra che in otto anni di massima serie ha collezionato 1 Scudetto, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa. Titoli che portano la sua firma. E nella Dinamo Devecchi indossa da qualche anno la fascia di capitano. <<Ad agosto festeggio 12 anni che sto a Sassari e ammetto che non avrei mai immaginato di trattenermi così a lungo. Sono stato fortunato a trovarmi nel posto giusto al momento giusto. Sono cresciuto insieme al progetto Dinamo e, mano a mano che trovavo spazio, ho avuto la possibilità di dimostrare tanto alla squadra e ai tifosi. Mi piace rappresentare i colori di questa città e lo spirito della Sardegna. Qui l’attaccamento alla propria terra ha pochi eguali. Una volta che la Sardegna ti folgora è difficile andarsene…>>. Un’isola che non finisce mai di scoprire e in estate gira in lungo e largo tra campionati e tornei.
<<Più passano gli anni e più cresce la voglia di trasmettere ai giovani l’entusiasmo di giocare a basket in qualsiasi periodo dell’anno. Ma questo vale per qualsiasi sport. È importante portare esempio ai giovani e spiegare attraverso la pallacanestro che la vita è fatta di alti e bassi, ma il lavoro paga. Sempre>>. Anche durante gli anni dei successi <<ci sono stati up and down, bisogna essere bravi a godersi i momenti in cui le cose vanno bene; quando vanno male c’è da fare gruppo e cercare una ragione per vincere assieme. Ciò che fa la differenza nella pallacanestro. Poi si lavora il doppio cercando di smussare gli angoli ruvidi, operando in gruppo e individualmente. Nei momenti difficili bisogna tenere la squadra unita e nelle ultime due stagioni ci sono stati attimi non facili da gestire. Da quando sono capitano le responsabilità sono cambiate quindi cerco soprattutto di far capire cosa vuol dire indossare la canotta Dinamo. Sto attento a mantenere gli equilibri e a spiegare le dinamiche e la vita del professionista in Sardegna>>. La Dinamo inizierà ufficialmente la stagione 2017-18 il 20 agosto al Geovillage di Olbia. Il futuro? <<Mi vedo in Sardegna, spero nella Dinamo. Mi auguro di restare sempre nel mondo della pallacanestro. Ho tanto da dare a questo mondo>>.