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INDEPENDENT MUSIC AWARDS, ROBERTO TOLA VINCE con “FUNKY PARTY”
“NEW YORK, NEW YORK”
IL MUSICISTA SASSARESE TRIONFA NEGLI STATI UNITI
Il 31 marzo 2018, al Lincoln Center di New York si è svolto l’atto finale del 16° INDEPENDENT MUSIC AWARDS, cerimonia annuale che celebra i migliori progetti musicali indie dell’anno in giro per il mondo, con performance e premi in 96 categorie di musica, ma anche video, fotografia e design. All’evento di quest’anno, fra i nominati della categoria Jazz Song, anche il chitarrista sassarese Roberto Tola, col brano “FUNKY PARTY”, brano scelto dalla giuria fra quelli inclusi nell’album, ormai internazionalmente pluripremiato “BEIN’ GREEN”, che ha visto la partecipazione di mostri del panorama Jazz e Fusion mondiale, come Bob Mintzer, Najee, Bill Sharpe, Jill Saward, Tim Collins e Bill McGee.
Una competizione agguerrita con brani finalisti di altissimo livello, ove il brano Funky Party ha trovato consenso assoluto nella giuria popolare, che gli ha attribuito perciò l’ambito e prestigioso premio. Un coro un’anime tra i fan in tutto il mondo, con in cima gli Stati Uniti, seguito da Inghilterra, Italia, Canada, Australia, Russia, Giappone, Polonia, Sud Africa, Spagna, Paesi Baltici, Francia, India, Filippine, Nigeria, Olanda, Svezia, e per fino Filippine, Sud Corea ad oltre. Tra gli altri finalisti in gara anche eccellenti artisti, come: il leggendario David Sanborn con Frank Catalano, Berta Moreno, Brian Eisenberg Jazz Orchestra e Mamiko Watanabe. Nessun altro sardo si era mai spinto così in alto in questa importante competizione. Roberto è anche l’unico italiano a ritirare un premio in questa edizione 2018. Altre categorie infatti, vedevamo altri italiani fra i nominati, come il compositore ed arrangiatore d’orchestra Angiolo Tarocchi, per la categoria Instrumental Jazz Album; Emilio Solla per la categoria Instrumental.
«Ora sono al lavoro col mio secondo album, che spero terminare nel 2018 e ospiterà ancora artisti di assoluto rilievo e spessore musicale internazionale, che preferisco non menzionare ancora.»
«Un ringraziamento va a mia moglie Natalia, che ha co-prodotto il disco, e che mi ha seguito passo dopo passo da quando ho pubblicato il mio album di debutto, fino a qui. La mia famiglia, gli amici di sempre, troppo lungo menzionare tutti qui, i sardi, i sassaresi e la mia città per il prezioso supporto ricevuto, e non ultimi tutti i musicisti che hanno lavorato nel mio fortunato debutto discografico, che tengo a nominare uno per uno: Gli ospiti d’onore: Bob Mintzer, Najee, Bill Sharpe, la mia cara amica Jill Saward, Tim Collins, Bill McGee. La band e gli artisti che hanno lavorato per me e con me: Jason Meekins e Viktor Rodriguez Tomas – batteria; Brandon Meeks – Basso Elettrico e Contrabasso; Larry Salzman – percussioni; Vince Wiley, Gordon J. Zamor – tastiere e piano; Enzo De Rosa – Piano; Joe Di Fiore – Flauto e Sax Alto; Jorge Ro – Tromba e Flicorno; Artem Zhuliev – Sax Tenore; l’orchestra Ars Musicando Ensemble, ovvero: Marco Ligas, Vittorio Vargiu, Alessio Manca, Francesca Fadda (Violini) – Donatella Parodi (viola) – Giuseppe Fadda (Violoncello) e Sergio Fois (Contrabasso); Alberto Erre – Mixing and recording al Rockhaus Blu Studio di Sassari, e Tom Bianchi – Mastering al White Sound Mastering Studio di Firenze. »
Il party è solo all’inizio.