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Il nome antico della Sardegna e l’influenza della mitologia Greca
La Sardegna è una delle terre più antiche del mondo e la sua storia denota molteplici influenze interessanti
Un contributo importante viene in primo luogo dalla mitologia greca, con la sua miriade di aneddoti e personaggi. Dei, creature di vario genere, uomini ed eroi la cui narrazione è sviluppata in cicli di racconti che partono dalle origini; hanno influenzato le arti, le tradizioni, i costumi, la letteratura e persino l’intrattenimento digitale. Ne sono un esempio i giochi a tema Antica Grecia, tra i più popolari soprattutto nel settore delle slot machines, che scelgono queste ispirazioni per le grafiche e le ambientazioni. La Sardegna è una sorta di teatro a cielo aperto, per quanto riguarda le contaminazioni con la mitologia greca. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su questo scambio, partendo dal nome dell’isola.
Il nome più antico della Sardegna
Nell’Ancient Greece, l’isola era conosciuta con un nome diverso, il quale si rivela una rappresentazione esaustiva della sua conformazione geografica. È inoltre noto come marchio di una birra locale apprezzata su scala nazionale e internazionale, negli ultimi anni attiva persino nella rigenerazione delle aree distrutte dagli incendi. La Sardegna si chiamava infatti “Ichnusa”, una parola traducibile come “impronta” oppure “traccia”, associabile alla forma che presenta il territorio se osservato dall’alto o su una cartina geografica. I Greci sono stati navigatori e colonizzatori tra i più importanti e alla scelta di tale denominazione hanno voluto associare un significato mitologico. Ichnusa sarebbe stata infatti una ninfa poi innamoratasi di un dio fluviale. Un amore però impossibile, che avrebbe portato alla mutazione di entrambi in corsi d’acqua dolce ancora presenti: il Coghinas e il Tirso. La Sardegna è stata associata anche a un’altra divinità, questa volta fenicia-corinzia: Melqart, legata ai commerci e agli scambi, motivo per cui veniva chiamata Isola di Melqart, un nome usato per lungo tempo.
La fondazione mitologica di Cagliari
Le storie della mitologia greca interessano la fondazione della città più importante della Regione, ovvero Cagliari. Una delle leggende più antiche vede al centro la figura di Aristeo, figlio di Apollo e della principessa Cirene, i cui natali sarebbero avvenuti nell’attuale Libia. A darne testimonianza è Gaio Giulio Solino nel De mirabilibus mundi, secondo il quale Karalis, questo il nome greco dell’attuale capoluogo sardo, sarebbe stata costruita proprio da parte dell’eroe greco nel XV secolo a.C. Aristeo avrebbe liberato la terra dalla fame e dalla guerra, rendendola fertile e convincendo le persone ad abitare la “località rocciosa”, questo il significato del termine “Karalis”. Ancora un aneddoto. Si può ammirare una piccola statua di Aristeo presso il Museo Archeologico di Cagliari, trovata nell’attuale Oliena nel 1843 dal canonico Giovanni Spano e risalente al V-VII secolo.
Le vere colonne d’Ercole
Il dibattito se le radici della Sardegna siano fenicie o greche è ancora in corso ed è destinato a durare ancora a lungo: l’isola è infatti costante oggetto di esplorazioni archeologiche e narrative. Una cosa è certa, prima dell’arrivo dei colonizzatori – e ce ne sono stati diversi – veniva chiamata semplicemente come la terra dei Nuragici, un popolo che ha lasciato diverse testimonianze. Tornando alla mitologia greca, la Sardegna è stata da diversi associata ad Atlantide, che rimane a oggi qualcosa di mai esistito, e persino delle Colonne d’Ercole: il mare dello Stretto di Gibilterra sarebbe infatti troppo profondo e non rientrerebbe nelle caratteristiche, cosa che non valeva invece per quello tra l’Africa e l’isola.