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Il Milan che fu in un’opera letteraria: alla Biblioteca Popolare dello Sport ospite Giuseppe Pastore
L’Istituto Comprensivo San Donato di Sassari ha ospitato ieri pomeriggio il giornalista de La Gazzetta dello Sport e di Cronache di Spogliatoio: tanti i temi – attorno al Milan – toccati, dagli anni d’oro Sacchiani a Giroud e Leao. Successo da parte del pubblico, testimoniato dalle tante domande
SASSARI – Nessun appassionato di calcio, che sia nato prima o dopo il 1994, può certo dimenticare o far finta di dimenticare il Milan degli anni d’oro, quello di Silvio Berlusconi presidente e Adriano Galliani ds, quello di Arrigo Sacchi prima e Fabio Capello poi, quello del trio magico Van Basten-Rijkard-Gullit, quello che conquistò tutto in Italia e in Europa. Lo rievoca in un’opera letteraria una nota firma del giornalismo sportivo italiano, in questi ultimi anni anche apprezzatissimo volto del canale tematico Youtube Cronache di Spogliatoio: si chiama Giuseppe Pastore, e ieri sera ha presentato il suo libro davanti alla platea della storica scuola elementare San Donato a Sassari. Il cronista classe 1985 ha analizzato i temi della sua opera attraverso un dialogo aperto, assieme all’organizzatore della manifestazione Andrea Sini e al pubblico presente. City&City Magazine è intervenuto, ricordando episodi storici di quegli anni (come la famosa partita contro il Marsiglia, citando il corner inesistente che decise il match di Champions League 1993) e provando a immaginare il futuro rossonero, rappresentato dal giovane Camarda (vedi sotto).
IL CONTESTO. L’appuntamento di ieri è solo l’inizio della rassegna sportivo-letteraria “Colpi di testa”, organizzata dalla Biblioteca Popolare dello Sport di Sassari in collaborazione con l’Associazione Memoria Storica Torresina, le quali quest’estate avevano già ospitato al Padiglione Tavolara i cronisti di Sky Sport Nicola Roggero (Premier League) e Alessandro Momoli (basket). La prima puntata, come detto, è stata dedicata all’opera di Pastore “Il Milan col sole in tasca. Gli anni 1986-1994“, la quale è stata analizzata dallo stesso giornalista attraverso il dialogo con gli organizzatori e con un pubblico sentitosi coinvolto, tanto che molti partecipanti sono intervenuti, evocando i loro ricordi a proposito di quel Milan vincente, ma non solo.
TIME LINE MILAN. Partendo dal suo pensiero sul tifo che il giornalista può avere o meno, dichiarandosi neutrale quando non gioca la sua squadra rossonera, Pastore ha rievocato il pressing asfissiante, simbolo di Sacchi, ma anche le imprese di Berlusconi, soprattutto quella dell’acquisto di Gullit, le vittorie della Champions, l’epoca di Capello, però definito più da campionato che da Champions rispetto ad Ancelotti, le disfatte di Marsiglia, Ajax e Liverpool, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui abbiamo toccato il tema dello spogliatoio agitato e il possibile futuro di Camarda. La domanda, fatta da chi vi scrive, ha avuto come risposta che “lui è un possibile futuro giocatore rossonero, ma gli va solamente dato tempo e lasciato in pace, come fanno i genitori”.
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