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Che rumore fa la felicità?
Ecco ci mancava solo questo: Il feliciometro. Ed ora cosa sarà mai questo nuovo arzigogolato strumento?
Risposta facilissima: è un test giocoso per misurare la felicità nei vari ambiti della vita.
Niente di cervellotico.
Non devi rispondere a nessuna domanda ma chiederti solo quanto sei felice da 1 a 10 nei diversi ambiti del tuo vissuto e poi colorare dei quadratini.
Ti faccio subito un esempio:
chiediti quanto sei felice del tuo lavoro da 1 a 10? Più o meno 6? E allora dovrai colorare 6 quadratini. E in amore, lei o lui ti ha appena lasciato e sei felice 1? Allora dovrai colorare solo un quadratino. E la tua vita sociale come procede? Da un voto e colora i quadratini.
In meno di 3 minuti avrai la tua mappa della felicità.
E fin qui è tutto facile.
Il problema inizia quando ti porrai a guardare quel diagramma e ti chiederai: “Perché accidenti NON sono felice in quel campo? Come posso fare per migliorare il mio livello di felicità?
E qui casca l’asino e pure il bue, aggiungo.
Perché la prima cosa che dovrai chiarirti è:” Cosa è per me la felicità?”
E già vedo il tuo sguardo pensoso, gli occhi rivolti verso l’alto e pochi neuroni svegli che ci restano che si attivano per trovare una risposta adeguata o meglio: LA RISPOSTA a questo eterno dilemma.
Eterno perché, in fondo in fondo, la felicità è l’obiettivo di ogni essere umano.
Anche nella semplicità del “Chi si accontenta gode” c’è la ricerca di essere felici.
Ma come facciamo a trovarla?
Agli estremi delle risposte troviamo chi ci dice che non esiste o chi afferma che trovarla è facile come un bicchiere d’acqua. Mmmm… non amo molto gli estremismi? E allora?
Ok. Aspettate… Ora googlo la parola felicità e trovo questa definizione: “la felicità è la condizione di letizia, di gioia, di soddisfazione di contentezza della persona.”
Allora c’è da chiedersi subito COSA mi fa essere lieto, gioiosa, soddisfatto e contenta… ed è fatta! Fai un elenco di tutto ciò.
Ma ti avverto se fai dipendere la tua felicità SOLO dalle cose materiali e/o esterne a te stesso (un potente conto in banca, possedere uno yacht, o il fidanzarsi con una superfiga – modella, o il vivere in mega ville, il possedere auto costose, denaro, gioielli, vestiti, etc…) devi sapere che una volta “appagata” da esse non è detto che tu abbia la certezza di essere davvero felice.
Ce lo dicono i dati di realtà.
E allora? Dove vado a cercarla ‘sta benedetta felicità? E se invece esistesse una strada diversa?
E se fosse un percorso a piccoli passi da fare DENTRO di sé?
E se non avesse niente a che fare con cose necessariamente clamorose?
E se fosse semplicemente la riscoperta dello stupore, della consapevolezza autentica, della cura e dell’azione efficace che risuona con delicatezza dentro di noi?
E se fosse la somma di tante azioni quotidiane a volte piccole, a volte rivoluzionarie, che compiamo con la fondata certezza che abbiamo dentro una FORZA VITALE che non ci imbroglia e non ci delude ma che posso ri-scoprire e amare follemente perché è solo mia ed è inesauribile ed immortale?
E se poi la vera felicità fosse dentro quella nostra piccola cassaforte interna di cui devo scoprire, e non dimenticare, più la combinazione?
Certo ci vuole del lavoro per capirne le istruzioni di apertura! Ma poi…
Una volta aperta la giusta combinazione ti accorgerai con stupore che la felicità fa rima con GIOIOSA STABILITÀ. Fermati un po’ a riflettere su queste due parole: gioiosa – stabilità.
E allora ecco trovata la formula giusta:
“La felicità è quando provo uno stato interiore di profonda gioia e benessere, che non dipende da ciò che mi accade, né da altri fattori esterni.”
Bello, no? Gioiosamente stabili… per sempre.
Una figata!
E allora vi auguro di trovarla questa cassaforte interiore, di riuscire ad aprirla e di fare grazie ad essa il più spettacolare e luminoso buon viaggio della vita.
Ora… Iniziate col feliciometro… Il resto verrà da sé.